News | 11 settembre 2025, 09:00

Accesso al credito in crescita tra gli italiani, ma importi minori

Nel primo semestre +13,1% di soggetti con prestiti attivi e importi residui in diminuzione

Accesso al credito in crescita tra gli italiani, ma importi minori

Nei primi sei mesi del 2025, la percentuale di maggiorenni italiani titolari di almeno un finanziamento rateale è salita al 59,6 %, con un incremento del 13,1 % rispetto al 2024. I dati emergono da Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif, che fotografa l’andamento del mercato del credito nel Paese. Contestualmente, la rata mensile media è rimasta stabile a 278 euro pro-capite, mentre l’esposizione residua – ossia la somma ancora da rimborsare – è diminuita del 10 %, attestandosi a 31.637 euro.

Consumi supportati da prestiti “small ticket”
Secondo Crif, la crescita degli italiani che accedono al credito riflette la ripresa dei consumi e la diffusione dei prestiti “small ticket”, ossia finanziamenti di importo contenuto utilizzati per sostenere acquisti quotidiani o non programmati. Nel dettaglio, la rata media dei mutui rimane sostanzialmente stabile, poco sotto i 600 euro, mentre l’esposizione residua si attesta a oltre 97.000 euro, in calo rispetto al 2024. Per i prestiti finalizzati, la rata mensile sale leggermente a 135 euro, con esposizione residua in diminuzione del 7,5 %, poco sopra i 5.500 euro. Per i prestiti personali, la rata è in lieve crescita (+1,5 %) a 254 euro, mentre l’esposizione residua cala del 7,9 % e si aggira intorno ai 16.200 euro. L’insieme di questi dati mostra come l’accesso al credito stia crescendo in termini di diffusione, ma con importi complessivi più contenuti e sostenibili.

Una prospettiva per le partite IVA
La dinamica interessa anche il mondo delle partite IVA, per cui il credito rappresenta spesso uno strumento indispensabile per garantire liquidità o avviare investimenti. Il ricorso a microprestiti, analoghi agli “small ticket” delle famiglie, copre spese operative o acquisti rapidi fino a 25.000 euro, mentre soluzioni come il Prestito BancoPosta Professionisti arrivano fino a 40.000 euro con rimborsi fino a 96 mesi. Attraverso piattaforme fintech si può accedere a finanziamenti fino a 50.000 euro, con durate tra 36 e 72 mesi e tassi medi compresi tra il 3 e il 9 per cento. La riduzione dell’esposizione residua, registrata a livello generale e certificata dai dati Crif, risulta decisiva per garantire liquidità e piccoli investimenti a un tessuto produttivo fatto di piccoli imprenditori e lavoratori indipendenti, chiamati a gestire con attenzione il bilancio tra investimenti e sostenibilità del debito.

Mario Gentile