Milano – Confronto serrato e propositivo oggi al Belvedere di Palazzo Lombardia sul futuro della farmaceutica in Italia. Il convegno “Farmaceutica, le sfide tra innovazione legislativa, ricerca e sostenibilità”, promosso dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), ha riunito istituzioni nazionali e regionali per discutere le principali criticità e le opportunità del sistema, con un’attenzione particolare al rapporto tra AIFA e Regioni.
Ad aprire i lavori è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha delineato le traiettorie di rinnovamento istituzionale dell’AIFA, sottolineando la centralità della cooperazione e di un approccio multidisciplinare nella governance dei farmaci. “AIFA sta vivendo una fase di rinnovamento istituzionale e gestionale, orientata a trasparenza, efficienza e cooperazione tra tutti gli attori del sistema – ha affermato Fontana – un percorso che parte, con orgoglio, dalla Lombardia”.
La sfida, ha spiegato il governatore, consiste nel trovare un equilibrio sostenibile tra l’accesso ai farmaci, l’innovazione terapeutica e la sostenibilità del servizio sanitario nazionale. In questo quadro, AIFA è chiamata a svolgere un ruolo garante per cittadini, pazienti, sistema sanitario e industria, bilanciando bisogni sociali e dinamiche di mercato.
Un elemento chiave, secondo Fontana, è il riconoscimento delle specificità territoriali. Il modello lombardo si caratterizza per una regolamentazione articolata della compartecipazione alla spesa farmaceutica, che integra la distribuzione convenzionata con quella per conto, supportata da una fitta rete di farmacie sul territorio. Da qui l’invito a valutare con attenzione “gli impatti differenti sulla filiera e sulla competitività regionale, in base alle caratteristiche dei territori, alla struttura industriale e ai modelli di welfare locali”.
La Lombardia, ha ricordato il presidente, vanta “uno degli ecosistemi life science più avanzati d’Europa”, grazie all’alta concentrazione di imprese farmaceutiche, biotech e medtech. La dimensione territoriale, ha proseguito, non è marginale: “dai cluster industriali ai poli tecnologici, dai distretti produttivi alle reti di ricerca clinica, fino alle partnership tra imprese e università e ai modelli di presa in carico che incidono sull’aderenza terapeutica”. Anche l’innovazione digitale, terapeutica e organizzativa, ha sottolineato, nasce sui territori, grazie a piattaforme dati, telemedicina, nuovi servizi di presa in carico e sperimentazioni con le farmacie.
All’evento hanno partecipato esponenti di primo piano tra cui Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute; Marco Alparone, vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio; Guido Bertolaso, assessore al Welfare; Alessandro Fermi, assessore all’Università, Ricerca e Innovazione; e Robert Giovanni Nisticò, presidente di AIFA.
Nel suo intervento, il vicepresidente Alparone ha posto l’accento sulla necessità di modelli regolatori più flessibili che sappiano interpretare le differenze territoriali. Per Alparone, non si tratta solo di risorse, ma di appropriatezza, accesso e aderenza alle cure. “Se abbiamo strumenti basati su misurabilità e indicatori di risultato, possiamo allocare meglio le risorse e rispondere ai bisogni reali dei cittadini – ha dichiarato – e in questo serve maggiore flessibilità da parte del Governo”. Secondo Alparone, l’innovazione nell’accesso ai farmaci deve adottare modelli regolatori differenti per garantire sostenibilità al sistema sanitario nazionale, evitando modelli superati che impediscono l’accesso equo all’innovazione.
L’assessore Fermi ha invece evidenziato l’importanza della sinergia tra ricerca e imprese, definendo l’innovazione nel settore farmaceutico “un tema di primaria importanza”. Per Fermi, il territorio lombardo possiede una naturale propensione all’innovazione, espressa attraverso centri di ricerca, università e imprese che generano soluzioni all’avanguardia. “La sfida – ha concluso – è favorire ulteriormente sinergie virtuose tra l’ambito universitario e quello economico, trasformando le scoperte in vantaggi concreti per i cittadini”.
Il convegno ha così offerto un quadro composito ma determinato: rafforzare un dialogo costante tra AIFA e Regioni, valorizzare le specificità locali e costruire modelli innovativi per un sistema farmaceutico sostenibile, competitivo e attento ai bisogni dei cittadini.


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