News | 04 settembre 2025, 08:00

Rapporto di Confcommercio sui dati Istat

Il Pil risulta essere in lieve contrazione, i consumi fermi, mentre cresce il traino del turismo

Rapporto di Confcommercio sui dati Istat

La conferma di una modesta contrazione del PIL nel secondo trimestre rende più complicato il raggiungimento di un tasso di crescita attorno allo 0,7-0,8% nella metrica dei dati grezzi. Ristagnano i consumi, in ragione della scarsa fiducia presso le famiglie e nonostante i fondamentali dell’economia restino solidi, come testimoniato dall’ulteriore crescita dell’occupazione e dei redditi reali per unità di lavoro. Qualche fragilità emerge dalle esportazioni, ma è complicato formulare una valutazione compiuta a motivo delle oscillazioni dovute a riallocazioni temporali delle forniture in risposta alle dispute commerciali. In questo scenario congiunturale emerge in termini molto favorevoli la dinamica del saldo turistico consumer che ha ritoccato al rialzo i precedenti record, rendendo possibile una proiezione a fine anno prossima ai 29 miliardi di euro, valore mai raggiunto in precedenza.

Per adesso, neanche la stabilizzazione dell’inflazione contribuisce a migliorare l’atteggiamento delle famiglie nei confronti della spesa per consumi. Stando alle prime stime, ad agosto il tasso di variazione tendenziale si è attestato all’1,6%, in lieve rallentamento su luglio. La variazione dei prezzi al consumo ormai può essere schematizzata in tre parti: crescita dei prezzi degli alimentari, riduzione di quelli energetici, contributo prossimo a zero di tutto il resto, inclusi i servizi ricettivi e di ristorazione che appaiono in deflazione ad agosto. Non può consolare che il fenomeno della crescita dei prezzi dell’alimentazione domestica sia un processo comune a tutta l’area euro. Anzi, ciò testimonia che le filiere internazionali delle materie prime alimentari sono da tempo sotto tensione, fenomeno che non dovrebbe migliorare nei prossimi mesi.

cs