Lo scoppio continua a frenare. I dati definitivi dell'Istat per agosto confermano il rallentamento in atto, indispensabile per il consolidamento del recupero del potere d'acquisto delle famiglie, fortemente indebolito dopo due anni di corsa dei prezzi.
Così Confesercenti in una nota.
Si evidenzia, in particolare, la revisione al ribasso – rispetto alle stime preliminari – dei prezzi del comparto alimentare. Un calore che contribuisce a frenare la dinamica del carrello della spesa, già al +0,6% da +0,7% del mese precedente, e che compensa le tensioni estive relative ai servizi di trasporto.
La riduzione dell'inflazione ed il conseguente recupero del potere d'acquisto, però, non si sono ancora trasformati in una spinta ai consumi, che rimangono al palo frenati dalla prudenza delle famiglie e da una politica monetaria ancora troppo restrittiva. Per questo rimane l'auspicio di un sostegno più significativo da parte della BCE: bisogna accelerare la riduzione dei tassi di interesse con tagli più decisi, per determinare da una delle condizioni di maggior stimolo a consumi e investimenti, e dall'altro contribuire a ridurre l'onere del debito pubblico e migliorare, nel complesso, la fiducia di famiglie ed imprese.