Bentornati ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al Turismo. Prosegue oggi il nostro viaggio tra le grandi fiere del turismo, con un focus sull’appuntamento di Roma, che si è confermata punto di riferimento imprescindibile per imprese e operatori del settore. Un’occasione strategica per comprendere da vicino le tendenze emergenti, le criticità da affrontare e le prospettive future del mercato turistico globale.
Il World Travel & Tourism Council (WTTC) è un forum internazionale dedicato al settore privato dell’industria dei viaggi e del turismo. È composto da membri della comunità imprenditoriale globale, fra cui amministratori delegati, presidenti e direttori generali delle principali aziende del settore e collabora con governi e istituzioni per promuovere la crescita sostenibile dell’industria turistica e sensibilizzare l’opinione pubblica sul suo contributo economico e sociale.
Per l’edizione 2025 del suo Global Summit, un appuntamento annuale di assoluto rilievo internazionale, il World Travel & Tourism Council ha scelto la città di Roma per segnare il suo ritorno in Europa dopo sei anni.
In collaborazione con il Ministero del Turismo e l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) e la partecipazione del comune di Roma e della regione Lazio, leader d’impresa, rappresentanti istituzionali di alto profilo, protagonisti dell’industria turistica e stakeholder strategici si sono incontrati dal 28 al 30 settembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per riflettere sulle principali sfide e opportunità che stanno plasmando il futuro del comparto.
Con Roma come scenario d’eccezione e un importante parterre di relatori, il Global Summit si conferma come l’evento annuale di riferimento a livello globale per il settore del turismo, una piattaforma che favorisce il dialogo tra il settore pubblico e quello privato e conferma il turismo come pilastro fondamentale dell’economia mondiale.
Il focus dell’edizione 2025 è stato sui temi della trasformazione digitale, con l’obiettivo di integrare le nuove tecnologie senza snaturare l’essenza profondamente umana dell’esperienza di viaggio, del turismo rigenerativo, orientato non solo a ridurre l’impatto ambientale, ma anche a restituire valore concreto ai territori che accolgono i flussi turistici, e delle strategie di investimento, con approfondimenti sul ruolo crescente della tecnologia nello sviluppo del settore.
Al centro dei lavori ci sarà il rapporto fra pubblico e privato, infatti solo con una sinergia forte tra istituzioni, imprenditori e comunità locali si potrà affrontare con efficacia le sfide emergenti.
Una sfida urgente è rappresentata dalla gestione dei flussi e dalla lotta al fenomeno dell’overtourism, per cui si studiano strategie capaci di distribuire i visitatori in modo più equilibrato, sia temporalmente che geograficamente.
Infine, un’attenzione particolare è dedicata alla resilienza e alla governance del sistema turistico, per affrontare con prontezza eventuali shock futuri , dal cambiamento climatico alle crisi globali e per rafforzare una capacità decisionale condivisa tra istituzioni pubbliche, imprese e comunità locali.
Una delle spinte più forti, secondo Lefebvre, sarà mettere l’uomo al centro della tecnologia, non come vittima ma come soggetto attivo del cambiamento.
Dati, prospettive e motori del turismo in Italia
L’Italia è protagonista anche nei numeri. Secondo le stime WTTC, nel 2025 la spesa dei visitatori internazionali sfiorerà 60,4 miliardi di euro. Il contributo del settore al PIL nazionale dovrebbe attestarsi intorno a 237,4 miliardi, pari a quasi l’11 %.
Si prevedono inoltre 3,2 milioni di posti di lavoro sostenuti dal turismo, con un aumento di circa 100.000 unità rispetto all’anno precedente.
Guardando al futuro, il WTTC stima che entro il 2035 l’apporto turistico all’economia potrà salire a 282,6 miliardi di euro (12,2 % del PIL), con 3,7 milioni di posti di lavoro stimati, e una spesa turistica internazionale attesa a 78 miliardi. Un dato interessante: nel periodo gennaio‑luglio 2025, i pernottamenti in Italia sono cresciuti del +2,2 % rispetto al 2024, superando la Spagna che si attesta a +1,6 %. Questo segnala che l’Italia non solo sta recuperando la “quota perduta” post‑pandemia, ma può (e vuole) tornare a essere protagonista nel contesto europeo.
Il Global Summit 2025 del World Travel & Tourism Council, quindi, rappresenta non solo un momento di riflessione strategica, ma anche un’opportunità concreta per ridefinire il futuro del turismo su scala globale, con l’Italia e Roma in particolare al centro di questa nuova visione. In un’epoca in cui sostenibilità, innovazione e collaborazione pubblico-privato diventano imprescindibili, l’industria turistica si conferma motore vitale di crescita economica, coesione sociale e valorizzazione culturale.