News | 30 dicembre 2025, 16:57

La Fiera di Longarone si prepara alla svolta. La Regione vuole un nuovo modello per la montagna

Un incontro a Palazzo Balbi tra assessori e istituzioni locali segna l’avvio di un confronto per il rilancio strategico della manifestazione bellunese. Bitonci e Bond: "Serve una regia forte per renderla più attrattiva e moderna".

La Fiera di Longarone si prepara alla svolta. La Regione vuole un nuovo modello per la montagna

Venezia– La Regione Veneto prende in mano le redini del rilancio della Fiera di Longarone, chiamata a trasformarsi da storica vetrina a modello fieristico rinnovato, sostenibile e in grado di interpretare le nuove esigenze dei mercati. È questo l’esito del primo confronto istituzionale che si è tenuto martedì 23 dicembre a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, su iniziativa degli assessori Massimo Bitonci (Sviluppo economico) e Dario Bond (Montagna). All’incontro hanno partecipato i principali attori locali: il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno, Mario Pozza, la presidente del consiglio di amministrazione di Longarone Fiere, Caterina Carrer, e il vicepresidente Franco Conzato.

L'obiettivo dichiarato è definire una visione condivisa per il futuro di quella che gli assessori hanno definito un "riconosciuto strumento di sviluppo economico e territoriale" e una "porta d'accesso alla montagna bellunese". Nel corso della riunione è stata ribadita con forza la centralità della Regione nel guidare un percorso di rilancio strutturato, affiancata dai soci pubblici, dal sistema camerale e da tutte le istituzioni del territorio. "La Fiera di Longarone va rilanciata nel suo ruolo strategico e di polo di riferimento per le filiere produttive, il turismo e l'innovazione legati alle terre alte", hanno sottolineato Bitonci e Bond. "Oggi abbiamo iniziato un confronto che punta a renderla un modello rinnovato, capace di intercettare le nuove esigenze dei mercati e valorizzare le eccellenze della montagna".

La necessità di una "regia forte", come esplicitamente richiamata nel titolo del comunicato stampa regionale, nasce dalla consapevolezza che la fiera, pur mantenendo la sua tradizionale vocazione multisettoriale dedicata al mondo della montagna, deve evolversi. L'intenzione è quindi di accompagnare una trasformazione che la renda più attrattiva e competitiva, senza disperdere il patrimonio di relazioni e conoscenze accumulato in decenni di attività. Il confronto avviato punta a individuare soluzioni concrete e comuni per traghettare questa realtà di primo piano per l'economia montana veneta verso una nuova fase.

Il modello che si intende costruire dovrà valorizzare una serie di settori chiave, alcuni tradizionali e altri più innovativi. L'attenzione resterà focalizzata sui comparti storici come la caccia e la pesca, il gelato artigianale e le filiere agroalimentari collegate al mondo dell'horeca (alberghi, ristoranti e bar). A questi si affiancheranno con rinnovato vigore gli ambiti dello sport, dell'outdoor e del tempo libero, fondamentali per un territorio montano. La scommessa per il futuro, tuttavia, sembra essere l'ampliamento verso nuove frontiere, come l'arredamento e il design ispirati alla montagna, la bioedilizia, la sostenibilità ambientale e l'innovazione tecnologica applicata ai contesti alpini.

L'incontro del 23 dicembre rappresenta soltanto il primo passo di un percorso che si annuncia articolato. Come precisato dalla Regione, il confronto istituzionale proseguirà nelle prossime settimane, per tradurre gli intenti strategici in un piano operativo condiviso. Il rilancio della Fiera di Longarone si inserisce in un quadro più ampio di attenzione della Giunta regionale alle politiche di sviluppo economico e di semplificazione amministrativa. Nei giorni scorsi, l'assessore Bitonci ha annunciato la nascita di un tavolo regionale per la sburocratizzazione, definendolo una "promessa mantenuta" dal presidente Luca Stefani. Contemporaneamente, l'assessore Bond ha celebrato il traguardo del Veneto come prima regione italiana a chiudere il ciclo del Programma di Sviluppo Rurale, con oltre un miliardo e mezzo di euro di pagamenti erogati.

Il destino della Fiera di Longarone è dunque legato a una partita più grande, che vede la Regione impegnata a sostenere la competitività del sistema produttivo, con una particolare attenzione alle specificità delle aree interne. La sfida sarà trasformare una realtà radicata nella storia in un hub moderno, in grado non solo di esporre prodotti, ma di generare connessioni, promuovere l'innovazione e raccontare al mercato nazionale e internazionale il valore delle "terre alte" venete.

Redazione