News | 30 dicembre 2025, 15:50

Banda di Capolago. Un secolo di note chiude, la musica guarda al 101° anno

Celebrato il Centenario della storica "Giuseppe Verdi" tra concerti, gemellaggi e nuove divise. Il presidente Ambrosetti: "Il risultato di lavoro e passione, ora cercheremo idee nuove per avvicinare sempre più persone".

Banda di Capolago. Un secolo di note chiude, la musica guarda al 101° anno

Un secolo di musica che ha accompagnato le vite, scandito le feste, confortato nei lutti e unito le generazioni. La Banda Musicale “Giuseppe Verdi” di Capolago chiude con orgoglio e un pizzico di commozione il 2025, anno del suo straordinario Centenario, e si appresta a varcare la soglia del 101° anno di attività. Fondata il 15 marzo 1925 in un contesto sociale prevalentemente agricolo e artigianale, con lo scopo di offrire svago e cultura alla comunità, la banda non ha mai interrotto il suo cammino, diventando un pilastro identitario per la frazione varesina. "Oggi come ieri, la Banda Musicale 'Giuseppe Verdi' continua a essere un presidio culturale fondamentale", afferma il presidente Marco Ambrosetti, tracciando un bilancio di un anno intenso e carico di significato.

Le celebrazioni per i cento anni hanno visto un calendario fitto di eventi capaci di raccontare la versatilità del gruppo e il suo radicato legame con il pubblico. Si è partiti con il concerto del 15 marzo, data simbolica della fondazione, per proseguire con quello del 5 luglio e con un significativo gemellaggio ospitato a Villa Cagnola con il Corpo Bandistico “G. Rossini” di Castions di Strada. Grande successo ha riscosso anche il concerto dedicato alle magiche musiche della Disney, a dimostrazione di un repertorio capace di parlare a tutte le età. A chiudere l’anno in un clima di partecipata familiarità sono stati i due tradizionali concerti di Natale. "Ogni evento è stato un tassello di un racconto collettivo fatto di musica, memoria e relazioni", ricorda Ambrosetti.

Un percorso centenario è inevitabilmente una storia corale, fatta di volti e sostegni. Il presidente ha voluto esprimere profonda gratitudine verso i musicisti che si sono avvicendati in questo secolo e verso le istituzioni partner. Un ringraziamento speciale è andato alla Banca di Credito Cooperativo (Bcc) di Busto Garolfo e Buguggiate, che ha donato alla banda le nuove divise, benedette e indossate con orgoglio nei concerti di fine anno. "Un segno concreto di vicinanza che porteremo con orgoglio anche negli anni futuri", ha dichiarato Ambrosetti. Roberto Scazzosi, presidente della Bcc, ha sottolineato il valore della banda come "vera istituzione storica" e "presidio culturale", capace di trasmettere passione, impegno e senso di appartenenza, valori condivisi anche dall'istituto di credito.

La forza della “Giuseppe Verdi” sta nella sua capacità di coniugare tradizione e rinnovamento. Nei primi anni Duemila l'organico aveva raggiunto il picco di 75 elementi, mentre oggi la banda conta stabilmente circa 50 musicisti di tutte le età. Un dato significativo è la crescente presenza femminile, segno di un'evoluzione dell'associazione. Diretta dal maestro Giuliano Guarino, la banda propone un repertorio che spazia dal classico al moderno, mantenendo alta la qualità esecutiva. Il respiro della banda, però, va ben oltre i confini locali. Storicamente è il gemellaggio con la Musikverein Seckach in Germania (2007-2008), mentre più recenti sono gli scambi con la Banda S. Cecilia di Semogo e la Banda Città di Aosta. Saldo è anche il legame con il Gruppo Alpini “A. Rodili” di Capolago, attivo dal 1980, e la trentennale collaborazione con la Pro Loco di Gazzada Schianno per l'organizzazione della Rassegna Bandistica, giunta alla 29ª edizione.

Il Centenario non è stato solo musica. Già nel 2015, per i novant'anni, era stato pubblicato un volume storico. Quest'anno, per celebrare il traguardo dei cento, è stato bandito il concorso fotografico “Cent’anni… ma giovin siamo ancora”, in collaborazione con il Circolo Fotografico La Focale, a testimonianza di una realtà attenta anche alla memoria visiva. Nel settembre 2025, la banda ha anche aperto le porte della sua sede in Via Fè 21 per un Open Day musicale, invitando grandi e piccini a provare gli strumenti e avvicinarsi al suo mondo.

Con lo sguardo già rivolto al futuro, il presidente Ambrosetti guarda al 2026 con serena determinazione: "Sarà il nostro 101° anno di vita. Non avrà il carico organizzativo del Centenario, ma continueremo a cercare idee nuove per avvicinare sempre più persone alla nostra musica e alla nostra realtà". Un secolo di storia è così custodito nelle note, pronte a risuonare per iniziare il prossimo capitolo.

Redazione