News | 25 giugno 2025, 09:00

La World Bank e la decisione sull’energia nucleare: il ritorno ai finanziamenti e la fine del divieto

La World Bank la fine del divieto, la spinta degli Stati Uniti, la road map energetica

La World Bank e la decisione sull’energia nucleare: il ritorno ai finanziamenti e la fine del divieto

La fine del divieto e la decisione della Banca mondiale

I vari incidenti nel corso della storia come quello di Chernobyl in Ucraina e di Fukushima in Giappone rafforzarono l’idea di interrompere il finanziamento da parte della Banca Mondiale verso l’energia Atomica per motivi di sicurezza. La World bank, dopo 12 anni di divieto, cambia la storia invertendo la rotta. La decisione è di sostenere economicamente i progetti di produzione energetica nuclearedopo uno stop decennale. La decisione presa, condizionata dagli Stati Uniti, mira al finanziamento di centrali nucleari “sicure, sostenibili e controllate” nei paesi in via di sviluppo, seguendo le orme degli obiettivi di decarbonizzazione discussi alle Cop (conferences of Parties)sul clima. L’obiettivo rimane garantire l’accesso all’energia nucleareove la domanda sarà destinata a raddoppiare entro il 2035 nei paesi a basso reddito. Gli investimenti saranno pari a 280 miliardi di dollari annuali per generazioni, reti e stoccaggi. Inoltre, la nuova linea della World Bank prevede una collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia atomica in materia di sicurezza e controllo di regolamentazione dei singoli progetti presentati.

Gli Stati Uniti e la decisione strategica

Gli stati uniti rappresentano il primo azionista della banca mondiale con un 15% delle quote presenti e attraverso il segretario del Tesoro Scott Bessent avevano già messo a bando la rimozione del divieto sull’energia nucleare tentando di rivoluzionare il mercato energetico per i paesi in via di sviluppo. Secondo il New York Times la svolta verso l’energia nucleare è stata possibile soprattutto grazie all’amministrazione statunitense Trump che persegue obiettivi di conquista di fette di mercato, cercando di competere con le industrie nucleari russe e cinesi. Sottolinea inoltre il quotidiano che l’amministrazione cerca di allargare la sua possibilità di vendere e costruire reattori nucleari americani più che perseguire obiettivi di neutralità climatica e di sostenibilità.

La Road Map energetica della World Bank

La sfida politica invece, è rappresentata da una maggiore flessibilità decisionale per i singoli stati e la loro capacità di scelta in autonomia del mix energetico maggiormente adatto al perseguimento dei propri obiettivi. La capacità di finanziare il gas verrà concesso solo in occasione ove venga rappresentata la strada più sostenibile, convenientee complementare alle rinnovabili. Le azioni che verranno perseguite dalla Banca Mondiale saranno il finanziamento della decarbonizzazione, sostegno a progetti di carbon capture per industrie e produzioni energetiche, incentivare le tecnologie emergenti come l’idrogeno verde al fine di una riduzione delle emissioni e di costruzione di un nuovo mercato energetico.

 

Patrick Chiavuzzo