News | 17 dicembre 2025, 13:05

Lombardia lancia la campagna “Il plasma non è un’altra donazione”. Più consapevolezza per l’autosufficienza terapeutica

Regione, AVIS e AREU insieme per valorizzare la donazione di plasma, con investimenti e progetti innovativi

Lombardia lancia la campagna “Il plasma non è un’altra donazione”. Più consapevolezza per l’autosufficienza terapeutica

MILANO – Promuovere sicurezza, autosufficienza e continuità terapeutica attraverso un’alleanza sempre più forte tra istituzioni, sistema sanitario e volontariato. Con questo intento Regione Lombardia, AREU e AVIS Lombardia hanno presentato la nuova campagna “Il plasma non è un’altra donazione”, un’iniziativa di sensibilizzazione che mira a valorizzare la donazione di plasma come gesto fondamentale per la salute pubblica e l’autosufficienza nazionale.

Nel corso della conferenza stampa milanese, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni del volontariato, è emerso un concetto chiave: donare plasma non è un gesto qualunque, ma un atto consapevole che richiede tempo e dedizione e che si traduce in cure essenziali per persone fragili e nella riduzione della dipendenza dall’estero per i farmaci plasmaderivati. 

La Lombardia si conferma motore della raccolta italiana: nel 2025 sono state prodotte 418.378 unità di sangue, pari al 17 % del totale nazionale, delle quali 400.309 unità sono state trasfuse sul territorio soddisfacendo il 97 % del fabbisogno regionale e oltre 18.000 unità sono state inviate a supporto delle regioni più fragili. Questi numeri testimoniano la solidità e l’efficienza della rete trasfusionale lombarda, ma sottolineano anche l’importanza di incrementare ulteriormente la raccolta di plasma. 

Il Direttore generale della Direzione Welfare di Regione Lombardia, Mario Melazzini, ha voluto ringraziare i donatori, i volontari e gli operatori che quotidianamente rendono possibile il funzionamento della rete, ricordando che «dietro ogni donazione c’è una rete complessa che porta risorse dove c’è reale bisogno di salute». Melazzini ha evidenziato come la raccolta di plasma sia oggi una risorsa cruciale per il sistema sanitario e ha ribadito l’impegno della Regione nel coinvolgere nuove generazioni e sensibilizzare i cittadini. Per sostenere queste attività, la Regione ha stanziato 1,8 milioni di euro per progetti di promozione, comunicazione e consolidamento della cultura della donazione in collaborazione con le associazioni. 

Durante l’evento, Gabriele Perotti, direttore sanitario di AREU, ha ricordato la collaborazione con Regione Lombardia e AVIS negli ultimi anni per accrescere l’attenzione sulla donazione di plasma. Tra i progetti più innovativi citati c’è “Blood on Board”, un sistema che ha reso la Lombardia l’unica Regione italiana ad avere sangue e plasma a bordo di tutti i cinque elisoccorso regionali. In soli sei mesi, il progetto è stato applicato 65 volte, con esiti positivi per la sopravvivenza di persone coinvolte in gravi traumi, dimostrando come ogni donazione possa tradursi in un impatto concreto sulla vita delle persone. 

Per Pierangelo Colavito, presidente di AVIS Regionale Lombardia, la campagna rappresenta una storia di crescita e responsabilità condivisa. Se la raccolta di sangue nella regione è stabile, la sfida attuale è aumentare la quantità di plasma raccolto. «Non è un’altra donazione», ha ribadito Colavito, «è un gesto consapevole che richiede tempo ma restituisce enormemente in termini di cura, autosufficienza e solidarietà». Il suo appello guarda sia a chi già pratica la plasmaferesi sia a chi potrebbe avvicinarsi per la prima volta a questa forma di donazione, con l’obiettivo di garantire continuità terapeutica e salvare vite. 

La campagna si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione della donazione di plasma in Italia, un tema particolarmente rilevante per produrre farmaci plasmaderivati, indispensabili per la terapia di molte malattie gravi e rare. Il messaggio lanciato oggi dalle istituzioni lombarde punta non solo alla sensibilizzazione, ma anche a un rinnovato senso di responsabilità dei cittadini verso un gesto che diventa cura condivisa.

Redazione