Bentornati al nostro appuntamento settimanale dedicato al mondo del Turismo. Oggi il nostro viaggio prosegue dagli eventi sportivi alle fiere, dai congressi agli appuntamenti istituzionali. Scopriremo quanto il settore dei grandi eventi è in forte espansione tra investimenti, infrastrutture e competitività. L’Italia è protagonista nel panorama internazionale dei grandi eventi, un comparto che negli ultimi anni si è affermato come uno dei principali motori di sviluppo per il turismo, la crescita economica e la valorizzazione del territorio. Congressi, fiere, manifestazioni culturali e appuntamenti sportivi non solo attirano milioni di visitatori, ma contribuiscono in modo strutturale alla competitività del Paese sui mercati globali.
I dati più recenti mostrano una tendenza fortemente positiva. Secondo MICE Travel Advisor, solo nel 2024 l’Italia ha ospitato oltre 367.000 eventi tra congressi, fiere e appuntamenti MICE, coinvolgendo complessivamente più di 47 milioni di ingressi e quasi 30 milioni di delegati. Il contributo economico diretto del settore MICE è stato stimato in circa 11,7 miliardi di euro, consolidando il posizionamento dell’Italia tra le principali destinazioni mondiali per il turismo congressuale e fieristico.
A questa crescita si affianca l’andamento positivo del turismo sportivo che nello stesso anno ha ospitato oltre 556.000 turisti internazionali in occasione di grandi eventi sportivi, generando quasi 2 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva pari a 338 milioni di euro.
Anche il comparto culturale e ricreativo conferma il proprio peso strategico. Ogni anno il Paese ospita migliaia di eventi tra concerti, festival e manifestazioni locali, con un’offerta estiva che nel 2024 ha superato i 4.000 appuntamenti e attirato circa 28 milioni di visitatori tra giugno e settembre.
Questo dinamismo ha favorito importanti investimenti pubblici e privati in infrastrutture, strutture ricettive e tecnologie organizzative. La strategia di rafforzare l’Italia come hub internazionale per eventi e congressi si riflette nell’aumento degli arrivi stranieri, cresciuti del 22,7% per i congressi e del 18,3% per le fiere, così come nell’incremento della spesa turistica legata a questi segmenti.
Sul piano infrastrutturale, i grandi eventi di rilevanza globale rappresentano un’occasione decisiva per la modernizzazione del sistema turistico. Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 sono emblematiche in questo senso, con un potenziale indotto stimato fino a 14 miliardi di euro e ricadute positive sul PIL nazionale che potrebbero estendersi fino al 2028. Le principali città italiane si confermano al centro di questa crescita, a partire da Milano e Roma che guidano per eventi MICE, fiere internazionali e grandi appuntamenti sportivi, fino ad arrivare a Firenze, Venezia, Napoli e Bologna che si distinguono per conferenze, festival culturali e fiere specializzate. Accanto ai grandi centri urbani emergono anche realtà di grande valore simbolico e culturale come Pompei, dove iniziative di richiamo internazionale dimostrano come anche i siti storico-archeologici possano diventare scenari di eventi di alto profilo.
I benefici generati dai grandi eventi sono molteplici e si estendono all’intero sistema turistico. Oltre all’aumento dei consumi in alberghi, ristoranti, trasporti e servizi, il settore contribuisce alla creazione di occupazione, rafforza l’immagine internazionale delle destinazioni italiane e favorisce una distribuzione più equilibrata dei flussi turistici, valorizzando anche territori meno tradizionali. Accanto a queste opportunità, restano però alcune sfide cruciali, legate all’adeguamento infrastrutturale, alla sostenibilità dei flussi e all’innovazione digitale. Il futuro del turismo italiano legato ai grandi eventi passerà dalla capacità di adottare modelli sempre più sostenibili, inclusivi e orientati a una crescita diffusa e duratura su tutto il territorio nazionale.


Zaki Lombardo



