News | 10 dicembre 2025, 17:47

La Regione propone una pausa nei progetti Eni e Shell per rivedere strategia e occupazione

L’assessore Cupparo punta a un utilizzo più strategico dei fondi no-oil e a una transizione verso un modello sostenibile

La Regione propone una pausa nei progetti Eni e Shell per rivedere strategia e occupazione

La Regione Basilicata ha avviato un nuovo confronto con le principali compagnie petrolifere operanti sul territorio, Eni e Shell, proponendo una sospensione temporanea di alcuni progetti attualmente in corso. L’iniziativa, presentata dall’assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, si è svolta nel corso di un Tavolo Tecnico permanente a cui hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente, Laura Mongiello, i direttori generali Michele Busciolano e Giuseppina Lo Vecchio, insieme ai rappresentanti delle società petrolifere e della Fondazione Mattei.

L’obiettivo della sospensione, secondo quanto spiegato dall’assessore Cupparo, è acquisire un quadro completo e aggiornato sugli impatti occupazionali dei progetti in corso e sul numero effettivo degli occupati. “A tre anni dalla firma dell’Accordo con le compagnie, è necessario disporre di dati precisi per valutare correttamente l’efficacia degli interventi sul territorio”, ha dichiarato Cupparo. La misura segue lo stesso approccio già adottato nel precedente Tavolo con TotalEnergies, Shell e Mitsui, in linea con le procedure previste dall’Accordo del 2022 tra Regione e compagnie attive nell’area di Viggiano–Val d’Agri.

Durante la riunione è emersa anche la proposta di destinare tutti i fondi non ancora impegnati del no-oil a progetti coordinati direttamente dalla “cabina regionale”. L’intento è garantire un impiego più strategico e coerente con le nuove priorità di sviluppo della Basilicata, orientando le risorse verso obiettivi sociali, produttivi e occupazionali più aderenti alle esigenze della comunità locale.

Pur riconoscendo il contributo positivo assicurato da Eni sul territorio lucano, l’assessore ha sottolineato la necessità di imprimere una svolta nell’uso delle risorse di compensazione ambientale, con una gestione che favorisca progetti di ampio respiro e coerenti con la futura transizione energetica. “Dobbiamo prepararci da subito alla fase del dopo-petrolio, dotandoci degli strumenti necessari per affrontare le sfide sociali e occupazionali che interessano l’intera regione, non solo i territori direttamente coinvolti nelle estrazioni”, ha affermato Cupparo.

La proposta di rivedere temporaneamente i progetti si inserisce in un contesto più ampio di riforma della strategia regionale del no-oil, che punta a massimizzare l’impatto sociale ed economico delle risorse disponibili. L’orientamento è quello di costruire un modello di sviluppo sostenibile che sappia coniugare tutela ambientale, crescita economica e nuovi posti di lavoro, anticipando le sfide legate alla progressiva diminuzione della dipendenza dagli idrocarburi.

Il Tavolo Tecnico permanente rappresenta un momento cruciale per definire le linee guida della nuova strategia, garantendo il coinvolgimento di tutti gli attori interessati e favorendo un approccio condiviso nella gestione delle risorse e dei progetti. L’attenzione agli impatti occupazionali, in particolare, riflette la volontà della Regione di mantenere il benessere dei lavoratori e delle comunità al centro delle decisioni, bilanciando sviluppo industriale e sostenibilità ambientale.

La Basilicata, dunque, prosegue il percorso di aggiornamento della propria politica energetica e industriale, puntando a consolidare la governance delle risorse, ottimizzare i progetti in corso e preparare il territorio a una transizione graduale e sostenibile, che possa garantire benefici concreti a lungo termine.

Redazione