Al MAR di Ravenna, il Natale si tinge di colori intensi e di visioni sospese grazie alla mostra “Chagall in mosaico. Dal progetto all’opera”, aperta fino al 18 gennaio 2026. L’esposizione, che inaugura la IX Biennale di Mosaico Contemporaneo, offre un percorso coinvolgente dedicato al rapporto tra Marc Chagall e la tecnica musiva, un aspetto meno noto ma fondamentale della lunga storia creativa dell’artista.
L’evento è parte di una manifestazione che coinvolge l’intera città, con mostre e installazioni diffuse, promossa dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Mosaico e Turismo, e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, Marcegaglia e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. La Biennale celebra il mosaico come linguaggio millenario in continua evoluzione, capace di dialogare con la contemporaneità.
Il percorso espositivo prende le mosse dall’incontro di Chagall con Ravenna nel 1954, quando l’artista rimase affascinato dalla luce e dal mistero dei mosaici bizantini. L’esposizione racconta oltre trent’anni di dialogo creativo, iniziando con “Le Coq bleu”, il primo mosaico realizzato per la città. Per la prima volta a Ravenna, il pubblico può ammirare le due versioni musive affiancate al bozzetto originale, un confronto che svela come l’immaginario dell’artista si traduca nella materia viva delle tessere dai mosaicisti ravennati.
La mostra permette di scoprire il metodo creativo di Chagall, mostrando come bozzetti, gouaches e studi preparatori diventino grandi mosaici monumentali. Tra le opere esposte figurano creazioni francesi come “Les Amoureux” e “Le Prophète Élie”, installazioni immersive come “Le Cour Chagall”, e progetti internazionali di grande rilievo, tra cui il “Mur des Lamentations” per la Knesset di Gerusalemme, “Les Quatre Saisons” a Chicago, “Orphée” alla National Gallery di Washington e “Le Message d’Ulysse” per l’Università di Nizza.
Accanto all’arte di Chagall, la mostra valorizza il lavoro dei mosaicisti ravennati – Romolo Papa, Antonio Rocchi e soprattutto Lino Melano, compagno di lavoro dell’artista per oltre vent’anni – interpreti del linguaggio poetico dell’artista attraverso la materia. Tra i momenti più attesi c’è “Le Grand Soleil”, grande mosaico privato donato a Chagall alla moglie Valentina, restaurato e presentato per la prima volta in Italia, un’opera intima e simbolica che arricchisce il percorso espositivo.
Il MAR amplia gli orari di apertura per il periodo natalizio, con aperture straordinarie il 6 e 8 dicembre, il 26 dicembre, il 1 e 6 gennaio, e una giornata speciale il 5 gennaio, mentre il museo resterà chiuso solo il 25 dicembre. Orari ordinari: martedì–sabato 9.00–18.00; domenica e festivi 10.00–19.00, con chiusura della biglietteria 30 minuti prima.
Ogni sabato e domenica alle 16.30 sono previste visite guidate per approfondire il percorso espositivo, mentre per i bambini dai 5 agli 11 anni sono disponibili visite animate con laboratorio, che trasformano la scoperta dei mosaici in un’esperienza creativa e partecipata. Dal 6 dicembre, inoltre, chi compilerà il questionario di gradimento riceverà in omaggio un catalogo d’arte edito da Silvana Editoriale, riccamente illustrato e destinato a diventare un riferimento scientifico e divulgativo.
Durante le feste, i visitatori possono anche scoprire altre esposizioni temporanee, come “Spazio Neutro – Jonathan VanDyke”, progetto che reinterpreta il mosaico attraverso tessuti dipinti, cuciti e ricamati, e “(T)Essere – Lisa Martignoni”, un’opera frutto di una residenza d’artista che mette in dialogo tradizione musiva e linguaggi contemporanei.
Con “Chagall in mosaico”, il MAR offre dunque un Natale all’insegna dell’arte e della poesia luminosa, trasformando la città in un luogo di meraviglia, conoscenza e creatività, in cui la tradizione del mosaico incontra la modernità attraverso l’occhio unico di uno dei grandi maestri del Novecento.


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