News | 20 agosto 2025, 08:00

Il diritto del turismo: un sistema normativo multilivello per un settore in evoluzione!

Dall’Unione Europea ai Comuni, un viaggio attraverso il complesso sistema normativo che regola il turismo, tra tutela dei diritti dei viaggiatori, valorizzazione del territorio e promozione di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

Il diritto del turismo: un sistema normativo multilivello per un settore in evoluzione!

Bentornati ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al Turismo. Oggi il nostro viaggio prosegue. Questa volta non faremo tappa in una nuova destinazione geografica, ma ci addentreremo invece in un "territorio" spesso poco esplorato ma fondamentale per comprendere come funziona davvero il turismo che viviamo ogni giorno, attraverso le norme che definiscono il diritto del turismo.
Il turismo rappresenta uno dei settori economici chiave dell’Unione Europea, contribuendo in maniera significativa al PIL, all’occupazione e allo sviluppo regionale. Nonostante ciò, l’UE non ha una competenza legislativa diretta esclusiva in materia di turismo, ma può adottare misure di sostegno, coordinamento e complemento delle politiche nazionali, come previsto dall’articolo 195 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Dietro la sua apparente spontaneità, fatta di viaggi, accoglienza, esperienze e scoperta, si nasconde un articolato sistema normativo che disciplina ogni aspetto di questo settore. Tale insieme di norme prende il nome di diritto del turismo, una branca del diritto che si occupa di regolare l’organizzazione, la promozione e la fruizione delle attività turistiche, tutelando sia gli operatori del settore sia i viaggiatori.
Il diritto del turismo è, per sua natura, un ambito multidisciplinare che coinvolge il diritto amministrativo, quello civile e commerciale, ma anche aspetti del diritto ambientale, internazionale e del consumo. Ciò che lo caratterizza è inoltre la struttura multilivello della sua governance, sono infatti diverse le istituzioni che, a vario titolo, intervengono nella sua definizione e applicazione, a partire dall’Unione Europea, passando per lo Stato, fino alle Regioni e ai Comuni.

Il ruolo dell’Unione Europea

Sebbene l’Unione Europea non possieda una competenza esclusiva in materia di turismo, essa svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento delle politiche turistiche e nella tutela dei diritti dei consumatori. Attraverso atti normativi come la direttiva sui pacchetti turistici, l’UE garantisce standard minimi comuni per la protezione dei turisti nei confronti di disservizi o inadempienze da parte degli operatori. Il Parlamento europeo ha approvato una direttiva che ridefinisce cos’è un “pacchetto turistico”, che è ora considerata tale solo come la combinazione intenzionale di almeno due servizi (trasporto, alloggio, ecc.) acquistati insieme, escludendo i semplici “contratti collegati” acquistati separatamente. La normativa chiarisce anche cosa significano le “circostanze straordinarie” (pandemie, eventi imprevisti): si valuteranno caso per caso, basandosi su provvedimenti ufficiali. Inoltre, è prevista una garanzia contro l’insolvenza che copra gli acconti, con rimborsi entro sei mesi.
La Commissione Europea promuove, inoltre, strategie a favore di un turismo sostenibile, innovativo e accessibile, incoraggiando gli Stati membri a sviluppare politiche condivise e offrendo supporto finanziario attraverso fondi strutturali e programmi specifici. Un’altra normativa che verrà attuata dal 2026 impone alle piattaforme come Airbnb e Booking di condividere dati con le autorità (“numero di notti affittate”, “numero di ospiti”, ecc.), e di istituire un sistema digitale di registrazione degli host.

La disciplina nazionale

In Italia, la competenza legislativa in materia di turismo è condivisa tra lo Stato e le Regioni. Ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, allo Stato spetta la determinazione dei principi fondamentali, che trovano espressione in leggi quadro e normative generali. Queste stabiliscono, ad esempio, i criteri di tutela del turista, le norme sui contratti turistici, la disciplina delle professioni turistiche (come guide e accompagnatori) e la regolamentazione delle agenzie di viaggio.
A livello ministeriale, le politiche del turismo sono coordinate dal Ministero del Turismo, ricostituito nel 2021 con l’obiettivo di dare un impulso centrale ed organico alla promozione dell’Italia come destinazione turistica, sia sul piano interno che internazionale.

 Le competenze regionali

La parte più rilevante della disciplina turistica italiana è nelle mani delle regioni, che godono di ampia autonomia in questo settore. Esse sono titolari della potestà legislativa in materia e possono quindi adottare proprie leggi per regolamentare l’organizzazione del sistema turistico locale.
Le Regioni gestiscono, ad esempio, i procedimenti di autorizzazione e classificazione delle strutture ricettive, stabiliscono le modalità per l’esercizio delle professioni turistiche sul territorio e pianificano le attività di promozione turistica in coerenza con le proprie risorse culturali e territoriali. Ciascuna Regione italiana ha adottato una propria legge regionale sul turismo, creando così un mosaico normativo che riflette le diversità del Paese.

Il ruolo dei Comuni

In ambito locale, i comuni rappresentano l’ente più vicino al cittadino e, di conseguenza, anche al turista. Essi sono chiamati a svolgere una serie di compiti operativi e gestionali, tra cui la gestione degli uffici di informazione e accoglienza turistica (IAT), il rilascio di licenze e autorizzazioni per le attività turistiche, la promozione di eventi e iniziative culturali, nonché la cura del decoro urbano e del patrimonio artistico e ambientale. I comuni sono spesso anche soggetti attivi nella definizione dell’offerta turistica locale, in collaborazione con enti pubblici e privati, associazioni culturali e imprenditori del territorio.
Il diritto del turismo, dunque, si costruisce su una rete di competenze condivise, che richiede coordinamento e cooperazione tra tutti i livelli istituzionali. È fondamentale che le norme, pur adattandosi alle specificità locali, rispettino i principi generali e assicurino un livello adeguato di tutela ai turisti e agli operatori.
In un contesto in continua evoluzione, segnato dalla digitalizzazione, dalla globalizzazione e dalle nuove sfide ambientali, la regolamentazione del turismo si conferma uno strumento indispensabile per garantire uno sviluppo equilibrato, sostenibile e inclusivo del settore.

Zaki Lombardo