News | 22 maggio 2025, 09:00

Comunità energetiche - più fondi e meno vincoli per accedere agli incentivi

Firmato il decreto che amplia i Comuni beneficiari, aumenta gli anticipi e introduce maggiore flessibilità nei tempi

Comunità energetiche - più fondi e meno vincoli per accedere agli incentivi

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che aggiorna i criteri per accedere agli incentivi destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e alle configurazioni di autoconsumo collettivo. Il provvedimento, che modifica le regole definite nel 2023, punta a facilitare la partecipazione degli enti locali e a rendere più agevole la realizzazione degli impianti, attraverso un sistema di sostegni più ampio e tempistiche più flessibili.

Più Comuni ammessi e regole riviste per i contributi
Una delle modifiche principali riguarda l’ampliamento dei Comuni che possono accedere al contributo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La soglia della popolazione, prima fissata a 5.000 abitanti, è stata innalzata a 50.000, consentendo a una platea molto più ampia di enti locali di beneficiare del sostegno. Il contributo, a fondo perduto, copre fino al 40% delle spese ammissibili per la realizzazione degli impianti, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Il ministro ha sottolineato come il decreto sia frutto di un lavoro volto a “facilitare e ampliare la platea dei beneficiari”. L’intento è favorire la diffusione delle CER, strumenti fondamentali per la produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili a livello locale, anche in contesti urbani medio-piccoli che finora erano esclusi dalle misure agevolative.

Più tempo per l’attivazione e anticipi triplicati
Il nuovo decreto interviene anche sulla tempistica per l’entrata in esercizio degli impianti. Viene ora riconosciuto l’accesso agli incentivi per i progetti completati entro il 30 giugno 2026 e attivati entro i 24 mesi successivi, comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Il GSE, nel calcolo del contingente incentivabile, dovrà considerare la data di fine lavori e non più quella di entrata in esercizio, rendendo più agevole la pianificazione degli interventi.
Un ulteriore elemento di rilievo è l’incremento dell’anticipo richiedibile: la quota iniziale erogabile passa dal 10% al 30% del contributo totale. Il saldo sarà liquidato al completamento dei lavori, previa presentazione della documentazione che attesti la conclusione del progetto.
Le domande per accedere al contributo del PNRR dovranno essere presentate attraverso il portale telematico “Spc – Sistemi di Produzione e Consumo”, accessibile dall’area clienti del GSE. I termini sono fissati fino alle ore 18 del 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse, pari a 2,2 miliardi di euro.

Mario Gentile