News | 28 aprile 2025, 12:00

Categorie di liberi professionisti che nel 2025 ricevono maggiori vantaggi

Ottavo episodio di “Partite Iva: istruzioni per l’uso” – Le nuove agevolazioni fiscali del 2025 premiano artigiani, commercianti e giovani professionisti: ecco cosa cambia davvero

Categorie di liberi professionisti che nel 2025 ricevono maggiori vantaggi

Tra le novità che il 2025 ha introdotto in ambito fiscale, le Partite IVA registrano diversi ed interessanti cambiamenti. Dall’introduzione della fatturazione semplificata alla riforma rivolta ai liberi professionisti, il panorama appare modificato come primo passaggio dalla riduzione di figure professionali autonome. I dati dell’Osservatorio sulle Partite IVA del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) parlano chiaro; dal 2022 ad oggi gli autonomi hanno subito una diminuzione graduale e l’intervento del MEF è volto quindi a favorire la ripresa. Permettere un accesso alla Partita IVA più semplice potrebbe essere di aiuto in tale operazione.  
Le novità più rilevanti, legate ad una nuova apertura e all’area previdenziale, toccano alcune categorie di professionisti, in particolare il mondo di commercianti ed artigiani. Riduzione del 50% della contribuzione per la durata di tre anni, a favore di coloro che aprono per la prima volta la Partita IVA e si iscrivono alle Gestioni INPS degli artigiani e dei commercianti. Una possibilità molto significativa – la metà dell’importo - per quel che concerne i contributi fissi obbligatori che vanno versati annualmente all'ente. La riduzione del 12% sulla percentuale sui redditi incassati, conferma la volontà di offrire un’occasione soprattutto per le giovani leve, un incoraggiamento a coloro che decidono di aprire la Partita IVA per aiutare a sostenere le prime spese legate all’ingresso nel mondo del lavoro.
Di rilievo, tra gli interventi del MEF, l’innalzamento per il 2025 della soglia di reddito da trentamila a trentacinquemila euro (lordi) da lavoro dipendente necessaria per accedere – o rimanere - nel Regime Forfettario.
Il 2025 si dimostra, inoltre, un anno di grandi novità anche per coloro che svolgono lavoro dipendente o sono legati con contratto co.co.co o percepiscono pensione.
Interessanti interventi per la categoria dei liberi professionisti in ambito di spese di rappresentanza che, da quest’anno, si potranno dedurre una volta verificate attraverso tracciamento. Il professionista con Regime Semplificato e Ordinario - e che ha investito in pranzi o cene di lavoro, viaggi, doni – è tenuto a pagare con mezzi rintracciabili.
Non meno importante, l’intervento del MEF riguardo alla scelta di coloro che decidono di lasciare un posto di lavoro per aprire un’attività in proprio: per tale categoria è possibile chiedere la NASpI anticipata, ossia avere la cifra residua dell’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione. Passare alla libera professione deve apparire come atto frutto di consapevolezza e non deve sembrare un abbandono studiato al fine di raggiungere maggiori benefici: in tale situazione, i lavoratori devono aver maturato almeno tredici settimane contributive col nuovo impiego.

Emilio Sturla Furnò