Sostenibilità | 18 febbraio 2024, 06:00

Torino, Confagricoltura: “La Politica Agricola Comune nelle ragioni degli agricoltori"

Ospiti del Campus Luigi Einaudi, sono stati i rappresentanti delle principali sigle sindacali, esperti in tema di produzione e commercializzazione di alimenti, economia e agricoltura del territorio piemontese si sono confrontati su argomenti di estrema attualità: PAC, accordi bilaterali, nodi delle politiche europee da sciogliere ed esigenze del mondo agricolo in un periodo di proteste diffuse in vari Paesi europei. Una tavola rotonda moderata dal Prof. Roberto Cavallo Perin, preside del Master in Diritto dei Mercati Agroalimentari, che ha visto l’intervento del direttore di Confagricoltura Piemonte, Lella Bassignana in materia di Politica Agricola Comunitaria, tutela delle aziende agricole e futuro del settore.

“ I padri fondatori dell’Europa, sessant’anni fa, stabilirono che la politica agricola comune dovesse garantire la sicurezza alimentare, la salubrità quindi delle produzioni, il giusto reddito agli agricoltori e un prezzo adeguato per i consumatori. Questi obiettivi sono specificati nel Trattato di Roma, all’Art. 39. Tutto questo oggi viene disatteso ed è uno dei motivi del profondo disagio che gli agricoltori manifestano ” ha evidenziato il direttore nel suo intervento che ha poi precisato: “L’agricoltura necessita di investimenti indirizzati strategicamente per affrontare le sfide che il settore si trova a fronteggiare: sosteniamo che un’agricoltura basata sull’uso delle nuove tecnologie possa portare a un impiego più sostenibile delle risorse naturali; con l’innovazione tecnologica puntiamo a realizzare un vero e proprio modello di economia circolare”.

Il direttore di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia,  ha poi concluso sottolineando come in Europa sia mancata finora una visione strategica e di lungo periodo, in termini di ricambio generazionale: “ I giovani che scelgono l’agricoltura sono mossi dalla passione e dalla tradizione ma non dev’essere tutto: devono avere la possibilità di scrivere nuove pagine di un settore che richiede persone formate e informate: destiniamo quindi le giuste risorse alla loro crescita professionale”.