“Il crollo anomalo dei prezzi dell’olio extravergine di oliva sta generando forte preoccupazione tra gli operatori del settore, perché destabilizza l’intero comparto. Ringraziamo il sottosegretario per aver accolto la richiesta di convocazione del Tavolo per discutere della questione. Ora concentriamoci su un dialogo costruttivo con tutta la filiera, in particolare con la grande distribuzione, oltre che su una campagna di comunicazione che valorizzi e promuova il prodotto italiano”.
E’ quanto ha affermato Alberto Statti, componente di Giunta di Confagricoltura, al Tavolo Olio convocato oggi al Masaf dal sottosegretario Patrizio La Pietra.
“I costi di produzione sono cresciuti, ma in molte aree le rese sono inferiori alla media, nonostante gli elevati quantitativi di olive: una situazione che aggrava ulteriormente il quadro economico delle aziende. C’è poi preoccupazione per le strategie della grande distribuzione, con cui è necessario instaurare un’interlocuzione efficace per ridurre le campagne sottocosto che finiscono per svilire il valore dell’olio italiano”.
Gli interventi chiesti da Confagricoltura al Tavolo si articolano in urgenti e strutturali. Nel primo caso, si propone l’accesso agevolato al credito per garantire liquidità e consentire lo stoccaggio senza svendere il prodotto. Contestualmente, occorrono maggiore trasparenza e controlli più rigorosi sulla tracciabilità e sui residui di fitofarmaci degli oli importati.
Tommaso Loiodice, presidente UNAPOL, coglie positivamente il clima con cui si sono affrontate le varie problematiche legate al comparto, ponendo al centro della discussione il tema del giusto prezzo per l’extravergine di oliva italiano. “L’appello è a cercare di portare a termine la campagna in corso senza farsi prendere dal panico, possibilmente evitando di svendere il prodotto, fiduciosi che le sollecitazioni sottoposte al sottosegretario saranno colte e poste in essere”.
“Sollecitiamo - hanno aggiunto Statti e Loiodice - l’avvio immediato del Piano Olivicolo nazionale adeguatamente finanziato, per interventi strutturali e per la promozione e la comunicazione dell’olio extra vergine italiano. E’ necessaria una campagna nazionale per valorizzare il nostro olio EVO, - hanno concluso - distinguerlo chiaramente da quello di importazione e spiegare ai consumatori il suo valore reale in termini di qualità, origine e sicurezza alimentare”.


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