Roma – Il Governo interviene nuovamente sul fronte della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con un pacchetto di misure urgenti. Nella giornata di ieri, 28 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto-legge mirato, secondo le intenzioni dell'esecutivo, a "un rafforzamento della cultura della sicurezza, all’incremento della prevenzione e alla riduzione degli infortuni in ogni ambito lavorativo".
La notizia giunge attraverso il comunicato stampa ufficiale (n. 147) diramato da Palazzo Chigi al termine della riunione. Il provvedimento, proposto dal Presidente Giorgia Meloni, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e dal Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, introduce un approccio duale che combina incentivi per le imprese virtuose con un netto potenziamento delle attività di vigilanza e dell'apparato sanzionatorio.
Incentivi e Revisione dei Premi INAIL
Una delle novità di maggiore interesse per il mondo imprenditoriale riguarda la politica premiale. Il decreto autorizza l'INAIL, a partire dal 1° gennaio 2026, a procedere con una revisione delle aliquote per l'oscillazione in bonus legata all'andamento infortunistico. Questo meccanismo, noto come "bonus-malus", vedrà un potenziamento volto a premiare in modo più significativo le imprese che investono in sicurezza e dimostrano un andamento positivo nella riduzione degli incidenti.
Parallelamente, il testo introduce specifiche cause di esclusione dal bonus, segnalando una maggiore severità per chi non rispetta le normative.
Questo approccio premiale si estende anche al settore agricolo. Per aderire alla "Rete del lavoro agricolo di qualità", le imprese dovranno ora dimostrare l'assenza di condanne penali o sanzioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni. Alle imprese che soddisfano questi requisiti di "virtuosità" verrà riservata una quota specifica delle risorse programmate dall'INAIL.
Vigilanza Mirata: Fari puntati sui Subappalti
Se da un lato si incentiva, dall'altro si intensificano i controlli. Un capitolo di particolare rilevanza, destinato ad avere un impatto significativo sulla filiera produttiva, riguarda la gestione dei subappalti. Il nuovo decreto-legge indirizza l'INAIL a intensificare l'attività di vigilanza in modo "mirato" verso i datori di lavoro, sia nel settore pubblico che privato, che fanno ricorso a tale strumento.
Questa mossa legislativa suggerisce una stretta sulla responsabilità lungo l'intera catena di appalto, un'area spesso critica per la frammentazione delle tutele. Contestualmente, vengono introdotte disposizioni specifiche per strumenti digitali già discussi, come il badge di cantiere e la patente a crediti. Il decreto prevede la precompilazione della tessera digitale (badge) con i dati identificativi dei lavoratori assunti, attingendo direttamente dalla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa).
Il Governo ha inoltre annunciato che, oltre al settore edile, verranno individuati ulteriori ambiti di attività considerati a rischio più elevato, che saranno presumibilmente soggetti a normative e controlli rafforzati. Per sostenere questa intensificazione della vigilanza, il decreto prevede un potenziamento dell'organico sia dell'INAIL sia del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro.
Formazione: Obblighi Estesi alle Piccole Imprese
Sul fronte della formazione, il provvedimento introduce un cambiamento che interesserà direttamente la quasi totalità del tessuto imprenditoriale italiano. L'obbligo di aggiornamento periodico per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene esteso anche alle imprese che occupano meno di 15 dipendenti.
Finora escluse da questa specifica cadenza periodica, le micro e piccole imprese dovranno ora adeguarsi, garantendo una formazione continua ai propri RLS, figure chiave nella gestione della prevenzione aziendale. Si tratta di un'estensione significativa che mira a uniformare gli standard formativi minimi indipendentemente dalla dimensione aziendale.
Parallelamente, il governo intende innalzare il livello qualitativo degli enti accreditati che erogano la formazione in materia. Un futuro accordo Stato-Regioni avrà il compito di definire criteri e requisiti di accreditamento più stringenti.
"Near Miss" e Controlli Sanitari
Il decreto introduce un forte impulso alla gestione proattiva del rischio. Viene promossa l'adozione di linee guida per l'identificazione, il tracciamento e l'analisi dei cosiddetti "mancati infortuni" (i near miss). Questa disposizione si applicherà alle imprese con più di quindici dipendenti. L'analisi di questi eventi, che non hanno provocato danni ma ne avevano il potenziale, è considerata fondamentale per prevenire incidenti futuri. Per le imprese che adotteranno modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza e di tracciamento dei near miss, sono previsti specifici strumenti di incentivazione economica e premiale.
Un'altra novità riguarda i controlli sanitari. In relazione ad attività identificate ad alto rischio di infortuni, viene introdotta una nuova tipologia di visita medica. Questa potrà essere disposta nei confronti del lavoratore qualora vi sia il "ragionevole motivo" di ritenere che si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche, fornendo ai datori di lavoro e ai medici competenti uno strumento aggiuntivo di controllo in situazioni potenzialmente pericolose.
Altre Misure e Destinazione delle Sanzioni
Il provvedimento interviene anche sulla tutela degli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro (PCTO), rafforzando la copertura assicurativa INAIL per includere anche gli infortuni occorsi nel tragitto casa-lavoro (infortunio in itinere). Viene inoltre istituita, a carico dell'INAIL, una borsa di studio per alunni e studenti superstiti di persone decedute a seguito di infortuni sul lavoro o malattie professionali.
Infine, il decreto stabilisce un vincolo preciso per l'utilizzo dei proventi delle sanzioni. Le risorse introitate dalle ASL a seguito dei provvedimenti sanzionatori in materia di sicurezza dovranno essere utilizzate "in via esclusiva" per attività di sorveglianza epidemiologica dei rischi, per il rafforzamento dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL) e per attività di formazione e aggiornamento professionale.


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