Calcolare l’importo delle tasse? Si tratta di un’operazione che, al fine di evitare di commettere errori, viene solitamente affidata ad un esperto del settore.
Figura chiave alla quale affidarsi – il commercialista – rappresenta una scelta obbligata, in primis, per coloro che si dichiarano refrattari ai numeri ed ai calcoli matematici. Onde scongiurare problemi di errata compilazione, ritardi nei pagamenti ed imprecisioni nei conteggi, la consulenza di un esperto si conferma la strada più sicura.
Eppure – probabilmente a causa dei tempi sempre più difficili – il numero dei contribuenti che decide di gestire autonomamente la propria contabilità risulta in crescita. Complice di questo fenomeno, anche la facilità di accedere a percorsi online e servizi digitali.
Tra i contabili “fai da te” si piazzano, per lo più, quei lavoratori con Partita IVA che hanno adottato il Regime Fiscale Forfettario.
I cosiddetti Forfettari, infatti, hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi annualmente, un dovere sicuramente meno impegnativo rispetto alle altre categorie e che non decade anche se non sono state emesse fatture nel corso dell’intero anno.
Pur trattandosi di un regime fiscale agevolato – con importo dovuto al fatturato che non deve superare gli 85.000 euro annuali - il Regime Fiscale Forfettario rimane il più adottato per via dei numerosi vantaggi in favore del contribuente, come, ad esempio, una tassa unica al posto di contributi IRPEF o IRAP. La gestione di tale regime si presenta, dunque, più semplice per il contribuente che può agire in modo autonomo nella presentazione della dichiarazione dei redditi. Coloro che hanno scelto tale regime devono presentare il modello redditi dell’annualità in autunno, in un termine definito di volta in volta, compilando con attenzione con i dati fiscali, i contributi previdenziali che sono stati versati ed il codice ATECO.
Per coloro che decidono di non rivolgersi ad un contabile esperto o un commercialista, la compilazione della documentazione parte da un primo passaggio direttamente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Tale accesso può avvenire solo attraverso le proprie credenziali SPID. La compilazione del modello messo a disposizione può effettuarsi online scaricando un programma apposito sul proprio pc, o via web.
E’ importante sapere che, approdando direttamente sul sito, alcuni dei dati vengono automaticamente indicati in quanto l’accesso è avvenuto con il proprio SPID. Questo se si opta per il modello web. Quando si entra nel modello online, invece, sono necessari più dati, a cominciare dalla richiesta di dichiarare di essere in possesso dei requisiti legati al Regime Fiscale Forfettario, come quello inerente il limite di fatturato previsto che non deve essere superato (85.000 euro l’anno, appunto).
I vari passaggi si confermano semplici ed intuitivi; a indicato che non vi sono cause che possano impedire il permanere nel Regime Fiscale Forfettario.
Va ricordato, inoltre, che l’imposta da applicare sul reddito imponibile è del 15%, salvo la condizione in cui il contribuente si trovi anche nei primi cinque anni di attività. In tal caso la percentuale è del 5%.
News | 06 ottobre 2025, 12:00
Partita Iva “fai da te”? Più facile per i forfettari
Sempre più professionisti scelgono di gestire da soli la contabilità grazie ai servizi digitali e alla semplicità del regime forfettario.
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