News | 30 settembre 2025, 08:00

Una filiera forte per valorizzare grano e pasta Made in Italy

UniEat al World Durum and Pasta Forum: più frumento duro italiano per una filiera forte e competitiva, dal campo alla tavola.

Una filiera forte per valorizzare grano e pasta Made in Italy

Valorizzare le produzioni nazionali di frumento duro e di pasta, stabilizzare le condizioni di mercato condizionate anche dallo scenario internazionale, superare le oscillazioni delle quotazioni a vantaggio di tutta la filiera.

Sono queste le priorità di lavoro di UniEat, che ha partecipato oggi con Filippo Schiavone al World Durum and Pasta Forum a Roma, dove si è data voce a uno dei prodotti simbolo della dieta mediterranea e del Made in Italy a tavola, insieme ai più importanti attori del comparto ed esperti nazionali e stranieri.

“Il mercato del grano duro italiano e la filiera della pasta sono dimensionati a livello internazionale ed esposti, in ogni fase, alla concorrenza di altri Paesi. – ha detto Schiavone - Per questo occorre una filiera unita e forte, dal produttore al consumatore, partendo dalla stabilizzazione o incremento, per quanto possibile, delle superfici coltivate, fino ad arrivare ad un prodotto di qualità riconosciuto dal consumatore e venduto a un giusto prezzo.

Consolidare il tasso di autoapprovvigionamento (attualmente al 57,8%) è un passo fondamentale per il nostro Paese, che è il primo produttore di pasta al mondo con 3,6 milioni di tonnellate, davanti a Turchia e Stati Uniti, e il primo produttore europeo di grano duro, con 1,14 milioni di ettari e 3,8 milioni di tonnellate, ma anche un grande importatore di materia prima proprio per soddisfare la domanda dell’industria.

“Più frumento duro nazionale di qualità significa una filiera nazionale più forte e che può contare su produzioni interne adeguate, ha affermato Schiavone. “Tutto questo potrebbe inoltre favorire l’approvvigionamento di grano duro nazionale.”

Questo approccio è stato anche recepito dalle istituzioni - evidenzia UniEat - quando sono stati varati gli incentivi per finanziare i contratti di filiera con pagamenti diretti per ettaro agli agricoltori che hanno sottoscritto accordi almeno triennali con i soggetti a valle. Si tratta di uno strumento che può essere ancora migliorato e incentivato.

“Se riusciremo in questo – ha concluso Schiavone - costruiremo una filiera forte davvero ‘dal campo alla tavola’ con elementi di competitività che consentano di contribuire ancora di più alla crescita e all’occupazione dell’agribusiness nazionale e allo sviluppo del Paese”.

cs