News | 28 luglio 2025, 09:00

New Princes Group rileva Carrefour Italia: operazione da un miliardo di euro

L’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia guida l’acquisizione: 437,5 milioni di investimenti per il rilancio, di cui 237,5 milioni dal gruppo francese e 200 milioni dalla italiana New Princes (ex Newlat Food).

New Princes Group rileva Carrefour Italia: operazione da un miliardo di euro

Lo scorso 24 luglio è stato segnato dall’importante passaggio di compravendita del colosso francese Carrefour a favore dell’italianissima New Princes Group. Un accordo siglato che prevede non solo il rilevamento del 100% di Carrefour su tutto il territorio nazionale, comprese le tre società della capogruppo – cioè Carrefour Property, GS S.p.A. e Carrefour Finance, la società attiva nel factoring – ma che rappresenta soprattutto la nascita della seconda forza italiana nel settore alimentare per fatturato, pari a 6,9 miliardi, e la prima per occupazione, con ben 13.000 operatori diretti in Italia, oltre 18.000 nel mondo e altre 11.000 persone coinvolte nelle attività accessorie fornite da aziende esterne.
Un’operazione di circa un miliardo di euro, definita ambiziosa, guidata dal presidente esecutivo del CDA dell’italiana New Princes Group, Angelo Mastrolia, che in soli 12 mesi ha portato la sua corporation da 750 milioni a 6,9 miliardi di fatturato, grazie a una serie di acquisizioni strategiche: Princes nel Regno Unito, Plasmon, la fabbrica Cinzano in Piemonte e la più recente Carrefour. L’investimento per il rilancio industriale ammonta a 437,5 milioni di euro, suddiviso con il gruppo francese, e prevede che entro 3 anni l’insegna torni a chiamarsi GS, marchio storico nato negli anni ’60 da un’idea di Marco Brunelli e Guido Caprotti, passato nel tempo sotto il controllo prima dell’IRI, poi delle famiglie Benetton e Del Vecchio e, infine, nel 2010 di Carrefour.
«Con questa operazione compiamo un passo decisivo verso l’integrazione verticale tra produzione e distribuzione, rafforzando la nostra capacità di generare valore lungo l’intera filiera», ha dichiarato Angelo Mastrolia, segnando un inedito rapporto tra industria e distribuzione che trasformerà le dinamiche attuali nel settore. Fondata nel 2004 all’interno del gruppo Parmalat, sotto il nome di Newlat Food, oggi la New Princes Group ha un portafoglio di oltre quaranta marchi e più di trenta stabilimenti in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Polonia, Olanda e Mauritius.

Ma qual è la motivazione della vendita di Carrefour Italia?
Con una rete di 1.188 sedi in tutta Italia, tra cui 41 ipermercati, 315 supermercati, 820 minimarket e 12 cash & carry self-service, Carrefour Italia ha registrato negli ultimi anni un calo delle vendite, nonché un reddito operativo corrente e un free cash flow netto negativi nel 2024, in un contesto economico particolarmente difficile e competitivo. Segno che negli ultimi anni il gruppo non ha investito nell’ammodernamento dei negozi e nella loro offerta, riducendo l’attività e arrivando a un punto in cui i costi di struttura sono diventati molto pesanti da sostenere. Infatti, la catena francese era da qualche anno in difficoltà sul mercato italiano e si era perciò affidata a Rothschild per trovare un compratore.

Ma come ha reagito la Borsa alla notizia dell’acquisto?
L’idea di creare una grande multinazionale italiana nel food attraverso Carrefour non ha premiato New Princes, facendo segnare un calo in Borsa (-9,35%).
“Alcuni investitori hanno venduto 500 mila azioni perché non hanno capito l’operazione”, dice Mastrolia e continua: “Noi siamo sereni, siamo bravi a comprare aziende meno performanti ma di valore e trasformarle in imprese redditizie. Le paghiamo pochissimo e le rilanciamo. Molti ipermercati di Carrefour sono di proprietà, rilanceremo azioni sul mattone, e ora abbiamo intenzione di acquistare l’80% degli immobili della rete di supermercati. Se non ci riusciamo, compreremo nelle vicinanze del punto vendita”.

E per quanto riguarda i lavoratori di Carrefour?
Presente in Italia dal 1993, Carrefour impiega più di 18.000 lavoratori nel mondo, tra dipendenti diretti e indiretti; perciò, sul fronte sindacale desta una certa preoccupazione la tutela dell’occupazione in tutte le unità produttive di Carrefour Italia, anche se la società transalpina continuerà a gestire il marchio Carrefour in licenza per un periodo transitorio di tre trimestri, come parte di un accordo di servizio. Dall’altra parte, il CEO di New Princes Group rassicura sul futuro degli uffici centrali di Carrefour Italia a Milano: “Per il momento pensiamo di includere il management di Carrefour. Si può stare tranquilli”.

Nota
Nei piani futuri della bentornata GS – nel frattempo ancora sotto l’insegna Carrefour – sono previsti interventi per la modernizzazione dei negozi, il potenziamento della logistica, una maggiore efficienza nei rifornimenti e più attenzione alla distribuzione da parte delle aziende esterne. Staremo a vedere.

Eradis Josende Oberto