News | 05 giugno 2025, 09:00

Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio: nuova scossa al commercio globale

Il presidente USA annuncia tariffe al 50% a partire dal 4 giugno: obiettivo dichiarato, proteggere l’industria nazionale. Cresce la tensione internazionale e il potere d’acquisto di famiglie e piccoli imprenditori

Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio: nuova scossa al commercio globale

Il 30 maggio 2025, durante un comizio nello stabilimento Irvin Works della U.S. Steel in Pennsylvania, il presidente Donald Trump ha annunciato il raddoppio dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, che verranno portati dal 25% al 50%. La misura entrerà in vigore il 4 giugno e si inserisce in una strategia di rilancio dell’industria manifatturiera americana, in particolare quella siderurgica. Secondo Trump, la concorrenza di paesi come Cina, India e persino alleati come Australia e Unione Europeasarebbe da considerarsi sleale e avrebbe minacciato per anni la sopravvivenza dei produttori statunitensi del settore.

Tensioni internazionali

La reazione globale non si è fatta attendere. Il ministro del Commercio australiano Don Farrell ha definito la decisione “un colpo basso da parte di un alleato”, mentre da Bruxelles arriva la promessa di “valutare contromisure proporzionate”. Anche la Cina ha espresso “forte preoccupazione” e ha minacciato ritorsioni commerciali. Gli economisti temono un effetto domino: un’escalation tariffaria potrebbe rallentare la crescita globale e penalizzare in primis i settori industriali americani che dipendono da materie prime estere. Secondo gli analisti, i costi per le imprese aumenteranno, con probabili ricadute anche sui prezzi al consumo e sull’inflazione. Trump, tuttavia, respinge le critiche: “Stiamo riportando lavoro e dignità in America. I tempi delle concessioni unilaterali sono finiti”.

Partite IVA e artigiani in trincea

Secondo un’analisi del Peterson Institute, i dazi introdotti nel 2018 causarono un incremento medio del 3% sui prodotti contenenti metalli. Ora, con tariffe raddoppiate, l’impatto si prevede essere ben maggiore. I lavoratori autonomi e le piccole attività rischiano di essere i più penalizzati. Se l’acciaio e l’alluminio diventano più costosi, il margine operativo si riduce drasticamente, specie per chi non può trasferire l’aumento sui clienti finali. Alcune associazioni, come la National Federation of Independent Business, parlano di “un colpo basso alla ripresa delle PMI”. L'inflazione da costi, già presente, potrebbe intensificarsi proprio mentre i tassi d’interesse restano alti. Per chi lavora con Partita IVA, significa meno reddito disponibile, minore competitività e una possibile stretta sugli investimenti.

Mario Gentile