News - 31 dicembre 2025, 10:00

Entrata in vigore del CBAM, cosa cambia per le imprese Europee

CBAM, settori, aziende e merci coinvolte

Entrata in vigore del CBAM, cosa cambia per le imprese Europee

1. Il regolamento e il CBAM

Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), istituito dal Regolamento (UE) 2023/956, è una regolamento incluso nella strategia europea Green Deal  nel pacchetto "Fit for 55". Lo strumento mira a ridurre le emissioni di GhG di almeno il 55% del continente entro il 2030. Le aziende di grandi dimensioni già lo conoscono come meccanismo di tassa e utilizzato dalla commissione europea al fine di evitare il carbon leakage, ovvero la rilocalizzazione delle emissioni da parte delle aziende, per alcuni tipi di mercati di importazioni di merci extra UE. La misura mira a tutelare l’ambiente evitando di introdurre nel continente merci che abbiano avuto lavorazioni inquinanti dai paesi non europei, aggiungendo una tassa calcolata e parificata al sistema EU ETS a prezzo di mercato in euro per tonnellata di CO2 emessa.

2. Le fasi di sviluppo del CBAM

L’implementazione del CBAM è iniziata nel 1° ottobre del 2023 e verrà conclusa il 31 dicembre 2025. L’obiettivo è di dare alle aziende la possibilità di adeguarsi senza pagare momentaneamente la tassa, ma utilizzando una rendicontazione trimestrale delle emissioni attraverso il CBAM registry. Dal 1° gennaio però, verrà applicata la fase definitiva ove qualsiasi importazione di merce nei settori industriali a maggior contenuto di carbonio, sottoposta al regolamento, dovrà avere lo status di CBAM autorizzato. Nonostante ciò, il Reg. (UE) 2025/2083 introduce deroghe e semplificazioni per chi presenta delle domande di autorizzazione all’importazione entro il 31 marzo 2026, continuando ad importare senza pagamento di sovratassa temporaneamente fino al 30 settembre 2026. Viene prevista anche una esenzione per chi importa merci inferiori alle 50 tonnellate annue incluse nel regolamento CBAM. Importante ricordare che in caso di mancata conformità dal 1° gennaio 2026, l’importazione di merci CBAM potrà subire blocchi alle frontiere e sanzioni da parte dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli.

3. Le aziende, le merci e i settori coinvolti

Il meccanismo CBAM non colpisce tutte le importazioni, ma si concentra inizialmente sui settori industriali a più alta intensità di carbonio e a maggior rischio di rilocalizzazione. Le merci attualmente coinvolte includono cemento, prodotti siderurgici (ferro e acciaio), alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno. Le aziende che operano in questi comparti devono gestire una complessa serie di adempimenti normativi, oltre a ottenere l'autorizzazione preventiva, dovranno presentare una dichiarazione annuale (la prima, relativa al 2026, scadrà il 31 maggio 2027) indicando le quantità di merci importate e le relative emissioni incorporate. Un ulteriore impatto concreto per le aziende del settore che necessitano di raccogliere certificati dai fornitori extra UE che non sempre hanno regolamenti simili a quelli europei per l’export di queste materie prime. Risulta importante quindi la fondamentale la compilazione e la dichiarazione della ragione dell’importazione che può essere identificata in una autorizzazione già posseduta, soglia de minimis o domanda in corso. Questo modus operandi cerca di evitare blocchi alle frontiere o al fine di incorrere in pesanti sanzioni.

Patrick Chiavuzzo

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