Potenza – Dopo una lunga attesa di diciotto anni, la Basilicata ha compiuto una svolta importante nel campo della pediatria di libera scelta, con la firma del nuovo Accordo Integrativo Regionale (AIR) che ridisegna l’organizzazione dell’assistenza pediatrica territoriale. L’intesa, annunciata dall’Assessorato alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, recepisce le norme nazionali più recenti e introduce un modello strutturale più moderno, uniforme e sostenibile, pensato per rispondere alle esigenze attuali delle famiglie e dei servizi sanitari regionali.
L’accordo nasce dall’esigenza di superare un sistema ormai obsoleto e poco adeguato ai cambiamenti demografici del territorio lucano, dove in diverse aree la popolazione pediatrica è numericamente ridotta e impediva l’attivazione efficiente di ambulatori principali.
Al centro della riforma c’è una profonda riorganizzazione dell’assistenza territoriale, che pone le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) come punti cardine della nuova rete pediatrica. Queste strutture favoriranno approcci multiprofessionali, una maggiore integrazione tra servizi, consulti collegati alla rete specialistica e con i medici di medicina generale, oltre allo sviluppo di strumenti di telemedicina e sistemi informatici avanzati per facilitare la continuità delle cure.
Il nuovo modello garantisce orari di apertura più estesi per le AFT – dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì – con disponibilità telefonica e assistenza domiciliare nello stesso arco orario. Sono previste, inoltre, sedi dedicate come Case di Comunità, Ospedali di Comunità e presidi distrettuali, dove verranno offerte attività coordinate tra diversi professionisti, bilanci di salute periodici ed esami di primo livello, anche per i bambini seguiti dai medici di medicina generale, con adeguati meccanismi di remunerazione previsti dall’accordo.
Un altro elemento chiave riguarda la ridefinizione del rapporto pediatra-popolazione, calibrato su un pediatra ogni 850 residenti nella fascia 0-14 anni, con specifiche riduzioni per la fascia 6-13 anni. Sono state altresì individuate le cosiddette “zone disagiate”, per incentivare la copertura pediatrica in territori caratterizzati da carenza di assistenza da oltre un anno o con scarsa densità di popolazione infantile.
L’accordo introduce anche strumenti per potenziare la prevenzione, la gestione delle riacutizzazioni e la riduzione degli accessi impropri al Pronto Soccorso, grazie alla diffusione di Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) aggiornati per le principali condizioni croniche in età pediatrica. Tra queste, l’obesità infantile, il diabete di tipo 1, la celiachia e i disturbi del neurosviluppo. Alcune prestazioni come il BOEL test e lo screening per l’ambliopia saranno semplificate e non richiederanno più autorizzazioni preventive.
Il nuovo AIR prevede anche risorse dedicate per i referenti delle AFT e i coordinatori delle UCCP e integra le indennità storiche dei precedenti assetti organizzativi nel nuovo fondo, garantendo continuità economica ai pediatri già beneficiari.
L’Assessore alla Salute Cosimo Latronico ha definito la firma dell’accordo un risultato storico per la Regione che modernizza regole, strumenti e organizzazione dell’assistenza pediatrica. Ha evidenziato come il documento non solo avvicini le cure ai cittadini, ma riconosca anche il valore del lavoro dei pediatri, con un adeguamento economico che valorizza le nuove responsabilità richieste da un sistema in evoluzione. “Questo accordo – ha detto – rende il servizio sanitario regionale più attrattivo e sostenibile nel lungo periodo, rafforzando la presenza dei pediatri sul territorio, migliorando l’accesso alle cure, potenziando la prevenzione e favorendo una collaborazione più stretta tra professionisti e strutture sanitarie.”
Latronico ha ringraziato i pediatri di libera scelta, le organizzazioni sindacali e gli uffici regionali per il confronto costruttivo che ha permesso di giungere a questo importante traguardo, sottolineando come l’intesa rappresenti un passo decisivo per un’assistenza pediatrica che sia più vicina alle famiglie, efficace e innovativa.




