L’AQUILA – Trent’anni dopo la sua istituzione, la “Difesa civica” regionale si conferma un punto di riferimento per la tutela dei diritti dei cittadini, soprattutto in tema di accesso ai servizi sanitari. Oggi, nella Giornata di Studio organizzata al Consiglio regionale dell’Abruzzo, è stata ribadita l’importanza di questo strumento nel rafforzare la trasparenza, l’ascolto e la vicinanza dell’amministrazione verso le fasce più fragili.
Il presidente della Regione, intervenuto durante l’iniziativa — ultimo appuntamento del 2025 del progetto “Conosci le istituzioni. Conosci i tuoi diritti” — ha evidenziato come il ruolo del Difensore Civico sia essenziale per intervenire in presenza di ritardi, disfunzioni o difficoltà che rischiano di ledere diritti fondamentali, in particolare quello alla salute. In questi casi, la Difesa civica favorisce mediazione, tutela e dialogo, offrendo un canale concreto e accessibile a cittadini, associazioni e comitati.
La celebrazione dei trent’anni non è stata solo un momento commemorativo. Durante la giornata sono stati analizzati i modelli di tutela attivi, affrontando criticità quali tempi di attesa, problemi di accessibilità e disparità nei servizi. Presenti alla discussione rappresentanti delle istituzioni sanitarie, professionisti legali, associazioni civiche e gli ex difensori civici della Regione: a loro è stata consegnata una targa di riconoscimento, per omaggiare il contributo dato alla costruzione dell’istituto come presidio di equità e garanzia.
Con questo evento, la Regione Abruzzo ha rilanciato l’intenzione di rafforzare strumenti e politiche che avvicinino l’amministrazione ai bisogni reali della popolazione. L’obiettivo dichiarato è che nessun cittadino resti privo di voce: il diritto alla salute e l’accesso ai servizi devono essere garantiti in modo trasparente, con un’attenzione particolare alle fragilità.
Il percorso del 2025 del progetto “Conosci le istituzioni. Conosci i tuoi diritti” — che ha attraversato i quattro capoluoghi abruzzesi — ha dimostrato come la Difesa civica non sia un’istituzione passiva, ma un organismo attivo di democrazia partecipata, capace di ascoltare, mediare, risolvere problemi e costruire fiducia tra cittadini e istituzioni. A trent’anni dalla sua nascita, resta uno dei pilastri fondamentali del sistema di tutela dei diritti in Abruzzo, un punto di riferimento concreto per migliaia di persone in cerca di giustizia e ascolto.




