News - 03 dicembre 2025, 12:00

Screen tourism: quando storie e luoghi si incontrano!

Come l’immaginario costruito da cinema, serie TV, musica e libri sta trasformando città, borghi e paesaggi italiani in mete di viaggio sempre più desiderate.

Screen tourism: quando storie e luoghi si incontrano!

Bentornati con la nostra rubrica dedicata al turismo. Oggi parliamo di come film, serie TV, canzoni e libri influenzino sempre più le scelte dei viaggiatori. In Italia, dove ogni borgo ha un forte potenziale narrativo, lo screen tourism sta diventando una leva capace di trasformare destinazioni e creare nuove opportunità per i territori.
Negli ultimi anni in Italia il turismo non è più definito soltanto da monumenti, opere d’arte e paesaggi naturali. Sempre più spesso, infatti, sono i mondi narrativi creati da film, serie tv, canzoni e libri a orientare i viaggiatori, guidandoli verso luoghi già vissuti attraverso uno schermo, una melodia o una pagina di un libro. Questo fenomeno, noto come screen tourism o cineturismo, sta trasformando destinazioni note e meno note, valorizzando borghi, rilanciando territori e offrendo nuove opportunità di sviluppo locale.
Secondo uno studio del 2023, il cineturismo in Italia genera ogni anno circa 600 milioni di euro. Si tratta di un indotto non indifferente, che comprende non solo la spesa di chi visita le location comparse in film e serie TV, ma anche l’economia prodotta dagli stessi autori come troupe, professionisti, noleggi, logistica e servizi attivati sul territorio. In termini di flussi turistici, si stimano 1,3 milioni di pernottamenti l’anno direttamente collegati ai set e oltre 11 milioni di visite giornaliere nei luoghi resi celebri dal cinema e dalla televisione.
Nel 2023, inoltre, circa 5,5 milioni di presenze,  pari all’1,3% del totale dei pernottamenti in Italia, sono state motivate proprio da film e serie TV.

Dallo schermo alla realtà: gli esempi italiani più noti

Matera è forse il caso più emblematico. Dopo l’uscita di The Passion of the Christ (2004) di Mel Gibson, la città dei Sassi è catturato l’attenzione internazionale, trasformandosi da perla nascosta del Sud a destinazione iconica. Le riprese di No Time to Die (2021), ultimo capitolo della saga di James Bond, hanno ulteriormente alimentato la notorietà di Matera, che nel 2023 figura tra le mete più richieste dai “movie-tourist”.

La Sicilia, poi, rappresenta un laboratorio naturale di turismo audiovisivo. Qui non sono solo il mare e le località balneari a trainare i flussi, ma anche borghi, paesaggi rurali e piccoli centri diventati scenografia narrativa. L’esempio più noto è quello de Il Commissario Montalbano: Ragusa Ibla, Scicli e Punta Secca sono ormai mete di culto. Dal 1999, anno della prima messa in onda, la zona è passata da circa 500/600 mila visitatori ad oltre un milione l’anno. Non sorprende quindi che diversi rapporti internazionali collochino oggi la Sicilia ai vertici delle destinazioni globali legate al turismo cinematografico. Questo fenomeno non riguarda solo Sud e borghi storici, ma anche castelli, laghi, località montane (Un passo dal cielo sul lago di braies) e piccole città del Centro e del Nord stanno beneficiando dell’“effetto schermo”. Una location selezionata per un film o una serie può diventare in breve tempo una meta ricercata, contribuendo alla diversificazione dell’offerta turistica e all’arrivo di nuovi visitatori.

Lo schermo cambia davvero i territori!

Il turismo culturale generato dalle narrazioni audiovisive e letterarie si fonda su dinamiche profonde:

  • Riposizionamento dell’immagine: un film o una serie può trasformare radicalmente la percezione di un luogo, rendendolo più moderno, più romantico o più autentico agli occhi del pubblico internazionale.
  • Rigenerazione territoriale: le produzioni portano investimenti, manutenzione delle location, attenzione al patrimonio architettonico e nuove opportunità economiche per le comunità locali.
  • Diversificazione dei flussi: grazie allo schermo si scoprono borghi, aree interne, centri storici minori, colline e paesaggi remoti, altrimenti fuori dalle rotte più battute.
  • Esperienza emotiva: il viaggiatore non vuole solo visitare un luogo, ma viverlo come lo ha immaginato; desidera calarsi nell’atmosfera di una serie, ritrovare le strade percorse da un personaggio, riconoscere un panorama visto in un film o letto in un romanzo.

Lo screen tourism in Italia dimostra come le narrazioni possano valorizzare borghi, paesaggi e città, creando nuove opportunità economiche e culturali, e facendo viaggiare le persone non solo nello spazio, ma anche nell’immaginario. Grazie a queste storie, i viaggiatori non esplorano solo uno spazio fisico, ma si immergono nell’immaginario che hanno amato sullo schermo o tra le pagine di un libro, rendendo ogni visita un’esperienza unica e profondamente emotiva.

Zaki Lombardo

SU