News - 28 novembre 2025, 10:44

La cultura torna a pulsare nel cuore di Chieti

l’accordo tra Università degli Studi Gabriele d'Annunzio e Fondazione Banco di Napoli per Palazzo de’ Mayo

La cultura torna a pulsare nel cuore di Chieti

Chieti — Il centro storico di Chieti si prepara a vedere rinascere un pezzo importante del suo patrimonio architettonico e culturale: con l’accordo siglato tra l’Università “Gabriele d’Annunzio” e la Fondazione Banco di Napoli, lo storico Palazzo de' Mayo tornerà a ospitare studenti, iniziative culturali e attività accademiche. L’intesa — formalizzata lo scorso 24 ottobre a Napoli — è stata presentata ufficialmente oggi alla stampa, sancendo un cambiamento che promette di riportare vitalità e centralità al “colle teatino”. 

Alla conferenza stampa erano presenti il Rettore dell’Ateneo, Liborio Stuppia, e il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, insieme ad autorità civili, religiose e accademiche. A prendere la parola anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha definito l’accordo una «grande vittoria per Chieti». 

Marsilio ha sottolineato come l’intesa rappresenti la migliore soluzione possibile per restituire nuova vita a Palazzo de’ Mayo: «Non poteva essere trovata soluzione migliore» ha dichiarato, ringraziando l’Ateneo per aver colto le sollecitazioni della città e la Fondazione per aver scelto un percorso «serio, ragionevole e rispettoso dei sentimenti della comunità». 

Grazie all’accordo, l’Università riceverà in comodato gratuito l’uso dell’edificio per 39 anni — rinnovabili — impegnandosi a gestirne la manutenzione ordinaria e straordinaria.  Il complesso, che dispone di circa 10.000 metri quadrati, comprende — oltre all’edificio principale — una ricca dotazione libraria e l’antica “Via Tecta” di epoca romana, elementi che valorizzano il suo ruolo non solo come sede accademica, ma anche come patrimonio storico‑culturale.

L’intento è chiaro: Palazzo de’ Mayo diventerà un centro vivo di alta formazione, ricerca, eventi culturali, collezioni d’arte e rappresentanza accademica. Spazi attualmente in disuso o poco valorizzati torneranno a essere fruibili non solo per gli studenti, ma per l’intera cittadinanza.

Per l’Ateneo “d’Annunzio”, questa scelta rappresenta il concretizzarsi di un progetto ambizioso: riportare parte della vita universitaria nel cuore di Chieti, rafforzando il legame con la comunità locale e rilanciando il centro storico quale polo vivo di cultura e formazione. Come dichiarato dal Rettore Stuppia, l’obiettivo è garantire una presenza «vera, attiva e fortemente significativa», capace di attrarre studenti, ricercatori e iniziative di alto livello. 

La disponibilità di Palazzo de’ Mayo offrirà nuove opportunità: dall’ospitalità della collezione d’arte dell’Ateneo a congressi, seminari, conferenze e eventi pubblici, fino a iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Chieti. In un contesto in cui il dialogo tra università e territorio si fa sempre più centrale, la mossa appare come un segnale forte verso la rigenerazione urbana e culturale della città.

L’accordo tra Università e Fondazione, dunque, può non solo restituire un tesoro architettonico alla città, ma anche imprimere una spinta nuova alla vita accademica e sociale di Chieti, trasformando il centro storico in un luogo di produzione culturale e intellettuale.

Redazione

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