News - 27 novembre 2025, 09:00

Webuild apre le porte alle PMI italiane

L’accordo con Confartigianato punta a integrare 14.200 fornitori locali nelle grandi opere infrastrutturali

Webuild apre le porte alle PMI italiane

Un’intesa strategica tra Webuild e Confartigianato vuole spalancare l’accesso delle piccole e medie imprese italiane alla filiera delle infrastrutture nazionali, rafforzando il ruolo delle PMI nel sistema produttivo. Il gruppo delle costruzioni ha annunciato una partnership con la confederazione dell’artigianato per favorire l’inclusione di imprese di piccola scala con l’obiettivo di creare un modello più competitivo e sostenibile per l’economia italiana.

Più spazio per le Pmi nelle grandi opere
Webuild, che in Italia vanta oltre 14.200 fornitori diretti, ha comunicato la firma in data 24 novembre di un accordo con Confartigianato per costruire una filiera più inclusiva, in cui le imprese artigiane possano partecipare attivamente alla rete di appalti infrastrutturali. Da parte sua, Webuild offrirà alle aziende aderenti percorsi di formazione focalizzati su trasparenza, sicurezza sul lavoro e legalità, mentre dall’altro lato Confartigianato metterà a disposizione la propria rete di consorzi (tra cui il 4CNetwork) per garantire una copertura diffusa e capillare sul territorio.
Per il CEO di Webuild, Pietro Salini “le infrastrutture sono il motore dello sviluppo e devono coinvolgere tutte le energie produttive italiane, dalle grandi imprese alle piccole realtà locali, con il patrimonio del Made in Italy”. Marco Granelli, presidente di Confartigianato, ha sottolineato che le PMI del settore artigiano, grazie al loro radicamento territoriale e alla flessibilità competitiva, rappresentano un valore strategico per un modello di filiera “più aperto, inclusivo e affidabile”.

Strumenti per lo sviluppo e la qualificazione delle PMI
Il progetto prevede l’attivazione di iniziative operative congiunte, tra cui l’accesso a strumenti di qualificazione per le imprese e la diffusione di pratiche sostenibili.
Attraverso la rete di Confartigianato, molte PMI potranno beneficiare anche di percorsi formativi dedicati alla sostenibilità e alla compliance normativa, elementi sempre più richiesti nelle gare d’appalto. L’accordo nasce in un momento in cui le PMI italiane sono al centro di politiche economiche e industriali: Confartigianato, ad esempio, ha già chiesto un miglioramento dell’accesso al credito e misure di rinegoziazione dei debiti per le piccole aziende. 
Inoltre, nel comparto edile, le imprese artigiane e le PMI possono contare su un recente rinnovo del contratto collettivo nazionale: il nuovo CCNL, valido dal maggio 2025 al settembre 2028, che prevede aumenti salariali e incentivi per chi investe in formazione, sicurezza e legalità.

Mario Gentile

SU