News - 27 novembre 2025, 11:45

Regione Lombardia: rating “Baa1” — Un’analisi sul contesto

Una realtà solida in mezzo a un’Italia in crescita

Regione Lombardia: rating “Baa1” — Un’analisi sul contesto

Secondo quanto comunicato da Moody's, l’ultimo upgrade del rating sovrano dell’Italia — salito da “Baa3” a “Baa2” — avrebbe avuto un effetto a catena anche sulla Regione Lombardia, portando il suo rating a “Baa1” con outlook stabile, quindi un gradino sopra quello dello Stato. Il salto in avanti, secondo le istituzioni regionali, deriverebbe non soltanto dal miglioramento complessivo del contesto nazionale, ma soprattutto dai “fondamentali” economico-finanziari di una Regione che punta a consolidare la sua reputazione come motore del paese.

Fontana e Alparone — rispettivamente presidente e vicepresidente della Regione — hanno descritto il risultato come la conferma del ruolo trainante della Lombardia nell’economia nazionale, segno di una gestione attenta e responsabile della finanza pubblica.

Cosa spinge il rating della Lombardia Al centro della valutazione di Moody’s ci sono alcuni punti chiave che da anni definiscono il profilo economico della Lombardia:

  • Governance efficace e istituzioni solide — La capacità di mantenere conti pubblici equilibrati, unita a una struttura amministrativa efficiente, premia la stabilità dell’Ente.
  • Posizione economica fra le più forti d’Italia — La Lombardia resta la regione con PIL pro capite e dinamismo economico ben al di sopra della media nazionale, con un tessuto produttivo vivace e diversificato.
  • Controllo del debito e buona liquidità — L’indebitamento netto della Regione è contenuto in rapporto ai ricavi operativi, e la Regione dispone di adeguate risorse liquide, un indicatore che Moody’s considera centrale nella valutazione del merito di credito.
  • Capacità di attrarre risorse europee e nazionali — Finanziamenti esterni e investimenti pubblici contribuiscono a rafforzare l’equilibrio e la resilienza del bilancio regionale.

Il contesto attuale: dal Baa2 al presunto Baa1 Va tuttavia segnalato che, nelle fonti più recenti disponibili nel 2025, Moody’s conferma per la Lombardia un rating “Baa2 stabile” — ancora un notch sopra quello dell’Italia (all’epoca Baa3) — senza fare menzione del passaggio a “Baa1”.

Questa discrepanza fa sorgere dubbi sulla correttezza del comunicato di partenza: è possibile che la regione — o chi l’ha redatto — abbia anticipato un’ipotesi di upgrade, oppure che si riferisca a una versione preliminare del report non pubblica, oppure infine che si tratti di un errore.

Quali implicazioni per la Regione e per i cittadini Se davvero la Lombardia ottenesse un rating “Baa1”, la Regione rafforzerebbe ulteriormente la propria credibilità finanziaria sia sui mercati sia nei rapporti con istituzioni europee e nazionali — condizione che potrebbe tradursi in migliori condizioni per l’emissione di debito, più investimenti e maggiore fiducia da parte di investitori e operatori economici.

Tuttavia, anche mantenendo il rating “Baa2 stabile”, la posizione resta comunque molto positiva rispetto alla media nazionale: la Regione è percepita come un ente solido e affidabile, in grado di garantire servizi stabili e sostenere uno sviluppo economico costante.

Conclusione: un messaggio che vale, ma con margini di verifica Il comunicato lancia un messaggio forte: la Lombardia come “locomotiva” del Paese. I punti di forza (governance, economia, finanze) sono reali e costantemente riconosciuti da Moody’s. Tuttavia, alla luce delle fonti ufficiali più aggiornate, la qualificazione “Baa1” per il 2025 non è stata confermata pubblicamente.

Rimane dunque valido il messaggio di competenza e robustezza — ma per affermare con certezza un rating “Baa1” servirebbe un documento ufficiale dell’agenzia. In assenza del quale, vale la cautela: un plauso al profilo finanziario della Regione, ma senza trarre conclusioni troppo ottimistiche finché non sarà chiarito il quadro.

Redazione

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