Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 hanno sollevato significative perplessità dal punto di vista tecnico-giuridico, principalmente per la mancanza di coordinamento con il nuovo decreto legislativo su IRPEF e IRES. Questa disorganicità normativa crea problemi di legittimità rispetto allo Statuto del Contribuente e genera criticità applicative di notevole portata.
Il problema più grave riguarda il fenomeno della doppia tassazione: le spese non tracciate vengono tassate due volte, una prima volta come reddito imponibile per il dipendente e una seconda volta come costo indeducibile per il datore di lavoro. Questo meccanismo punitivo non si verifica con i rimborsi forfettari, che mantengono la deducibilità per il committente indipendentemente dalla modalità di pagamento.
I disallineamenti normativi emergono chiaramente nell'incoerenza tra le disposizioni introdotte nella Legge di Bilancio e altre norme del TUIR, in particolare con l'articolo 54 e il nuovo articolo 54-ter. Le spese di trasferta per lavoratori autonomi risultano impropriamente regolate secondo i limiti dell'articolo 95 del TUIR, che è invece destinato esclusivamente ai dipendenti.
Impatto operativo sui sistemi aziendali
L'implementazione delle nuove disposizioni richiede una profonda revisione dei sistemi amministrativi e contabili aziendali. Le imprese devono adottare procedure che garantiscano la tracciabilità di tutti i pagamenti relativi alle trasferte, dall'autorizzazione iniziale alla rendicontazione finale. Questo comporta investimenti significativi in sistemi informativi e nella formazione del personale.
La gestione delle note spese deve essere completamente ripensata, integrando controlli automatici sulla modalità di pagamento e sulla conformità alla normativa. È necessario implementare workflow digitali che guidino i dipendenti nell'utilizzo corretto degli strumenti di pagamento tracciabili e nella produzione della documentazione richiesta.
Conservazione della documentazione e controlli
La conservazione della documentazione assume carattere strategico nel nuovo contesto normativo. Oltre alla tradizionale conservazione delle ricevute e fatture, è necessario mantenere evidenza della tracciabilità dei pagamenti, conservando estratti conto, ricevute di bonifici e documenti comprovanti l'utilizzo di carte di credito o debito.
I controlli interni devono essere strutturati su più livelli: verifica formale della completezza della documentazione, controllo sostanziale sulla modalità di pagamento e verifica della congruità delle spese sostenute. È consigliabile implementare sistemi di alert automatici che segnalino pagamenti non tracciabili o documentazione incompleta.
Rischi sanzionatori e contenzioso
Il mancato rispetto degli obblighi di tracciabilità espone le imprese a significativi rischi fiscali. L'Amministrazione Finanziaria può disconoscere la deducibilità delle spese non adeguatamente tracciate, con conseguente recupero delle imposte e applicazione di sanzioni che possono variare dal 90% al 180% dell'imposta dovuta.
Il contenzioso tributario in materia di trasferte potrebbe intensificarsi, considerando le numerose zone grigie interpretative e i problemi di coordinamento normativo. È probabile che si sviluppi un filone giurisprudenziale specifico sulla questione della doppia tassazione e sui limiti applicativi del principio di tracciabilità.
Raccomandazioni per la compliance
Per garantire la piena conformità alle nuove disposizioni, le imprese devono adottare un approccio strutturato che preveda la revisione completa delle policy di trasferta, l'aggiornamento dei sistemi informativi e la formazione specifica del personale coinvolto.
È essenziale implementare procedure di controllo preventivo che verifichino la tracciabilità dei pagamenti prima dell'erogazione dei rimborsi. La documentazione deve essere digitalizzata e organizzata secondo criteri che facilitino eventuali controlli dell'Amministrazione Finanziaria.
La formazione del personale rappresenta un elemento critico: tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle trasferte devono comprendere le implicazioni delle nuove norme e le conseguenze operative. È consigliabile prevedere sessioni formative periodiche e la produzione di linee guida interne dettagliate.
Prospettive di revisione normativa
Data la complessità applicativa e i problemi di coordinamento evidenziati, la comunità professionale e gli operatori del settore auspicano una revisione legislativa che risolva le incoerenze normative e semplifichi gli adempimenti. È possibile che intervengano chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate o modifiche correttive in sede di conversione di futuri decreti legge.
L'evoluzione interpretativa della normativa dovrà necessariamente affrontare le questioni della doppia tassazione e del coordinamento con le altre disposizioni del TUIR, al fine di garantire un sistema fiscale coerente e rispettoso dei principi costituzionali di ragionevolezza e proporzionalità.




