News - 06 novembre 2025, 12:00

San Siro, passa di mano: cosa cambia nei conti di Inter e Milan

Dalla rendita alla proprietà: il nuovo perimetro economico e i rischi dell’operazione

San Siro, passa di mano: cosa cambia nei conti di Inter e Milan

Il passaggio di proprietà di San Siro è ora realtà: con il rogito del 5 novembre, il Meazza e le aree adiacenti passano dal Comune a Inter e Milan per 197 milioni. Contestualmente i club confermano l’affidamento del nuovo impianto a Foster + Partners e MANICA (capienza 71.500 posti, masterplan di circa 281 mila metri quadrati).

Effetti economici immediati: i club smettono di pagare un affitto (circa 7 milioni complessivi nel 2025, al netto degli interventi a scomputo) e passano ad ammortamenti e oneri finanziari tipici della proprietà. Il prezzo sarà corrisposto in più rate: 73 milioni alla firma; una seconda rata legata ai diritti edificatori; il saldo, con deduzione fino a 22 milioni per bonifiche e tunnel Patroclo, dopo le opere di parziale demolizione. È previsto inoltre che almeno il 50% dell’area diventi verde pubblico da cedere al Comune (minimo 80.000 mq, di cui 50.000 a verde profondo) con manutenzione a carico dei club per 30 anni.

Ricavi: la titolarità dell’asset abilita leve difficili in locazione—naming rights, premium hospitality, logge e sky-box, eventi extra-calcio, retail, museo. Obiettivo: avvicinare gli standard di Premier e Liga. Il nuovo stadio sorgerà accanto all’attuale; lavori attesi dal 2027 e prima partita tra 2030 e 2031; il Meazza resterà operativo durante il cantiere e sarà poi in gran parte demolito, con alcune porzioni preservate.

Investimenti: stime di mercato indicano circa 1,2–1,3 miliardi per stadio e rigenerazione. La struttura potrà combinare debito e contratti di lungo termine (naming e hospitality) come collaterale, con un veicolo dedicato che intercetta i flussi dell’impianto: lo schema classico del project finance sportivo.

Rischi: la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per turbativa d’asta, nato da un esposto del promoter Claudio Trotta. L’indagine non sospende gli effetti del rogito, ma resta una variabile di timing e bancabilità: se emergessero irregolarità nella procedura, i finanziatori potrebbero chiedere covenant più stringenti o clausole sospensive.

Per il Comune l’operazione monetizza un cespite maturo e trasferisce oneri futuri su soggetti privati, ottenendo al contempo bonifiche, tunnel e verde. Per Inter e Milan, è il tassello industriale più importante dell’ultimo decennio: un’infrastruttura proprietaria che può aumentare EBITDA e la bancabilità del progetto. La domanda finale è secca: Milano riuscirà a trasformare un’icona in un motore economico sostenibile nei tempi promessi?

Paolo D'Ascenzi

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