Bentornati ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al turismo. Oggi ci spostiamo a Bruxelles, dove il Parlamento europeo ha approvato una serie di importanti novità che riguardano milioni di viaggiatori in tutta l’Unione. Dalle nuove regole sui rimborsi per i voli in ritardo ai diritti legati al bagaglio a mano, fino all’abolizione di alcuni costi extra per il check-in: l’Europa rafforza le tutele dei passeggeri e aggiorna un quadro normativo che non veniva rivisto da oltre vent’anni.
Una forte spinta a favore dei passeggeri aerei europei arriva dalla Commissione Trasporti del Parlamento dell’Unione Europea, che ha confermato il mantenimento della soglia di tre ore di ritardo per l’ottenimento della compensazione pecuniaria. Respinte quindi le proposte, sostenute anche da alcune associazioni dei consumatori e da diversi Stati membri, di innalzare il limite a quattro o più ore.
Secondo Felice D’Angelo, CEO di ItaliaRimborso, “se fosse passata la modifica delle ore, circa il 70% dei passeggeri attualmente aventi diritto alla compensazione avrebbe perso la possibilità di ottenerla”. Il mantenimento della soglia delle tre ore, ha aggiunto, rappresenta “un segnale importante: riconoscere che il tempo del viaggiatore ha un valore concreto e che l’Europa continua a tutelare chi subisce un disservizio”.
La votazione della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo si è conclusa con 36 voti favorevoli su 38, confermando la volontà di bloccare l’emendamento del Consiglio che avrebbe innalzato la soglia a quattro ore. Gli eurodeputati hanno inoltre deciso di estendere l’applicazione della regola anche ai voli da e verso paesi terzi entro i 3.500 chilometri, fissando invece a cinque ore il limite per i ritardi sulle tratte più lunghe, rispetto alle nove ore proposte dal Consiglio.
Il Parlamento europeo ha colto l’occasione per introdurre ulteriori tutele a vantaggio dei viaggiatori. Tra le misure approvate, infatti, figurano il diritto al trasporto gratuito di un bagaglio a mano e di un oggetto personale, l’abolizione dei supplementi per la correzione di errori nei nomi dei passeggeri al momento del check-in, e la gratuità per i bambini sotto i 14 anni, che dovranno poter sedere accanto all’adulto accompagnatore senza costi aggiuntivi. Queste proposte costituiranno ora la base del mandato negoziale con il Consiglio e la Commissione, in vista dei colloqui che si apriranno a breve con una finestra temporale di tre mesi, prorogabile di un ulteriore mese. La riforma introduce anche nuovi importi per la compensazione economica dovuta in caso di responsabilità delle compagnie aeree. I risarcimenti saliranno a 300 euro per i voli fino a 1.500 chilometri (contro i 250 attuali), 400 euro per le tratte comprese tra 1.500 e 3.500 chilometri e 600 euro per quelle oltre i 3.500 chilometri. Gli importi saranno automaticamente aggiornati ogni tre anni in base all’indice europeo dei prezzi al consumo (EICP) pubblicato da Eurostat, in modo da adeguarli all’inflazione senza necessità di nuove revisioni legislative. Inoltre, ogni cinque anni la Commissione europea presenterà un rapporto di valutazione sull’applicazione del regolamento, analizzando i dati relativi a ritardi, cancellazioni e aggiornamenti delle compensazioni.
Oltre al capitolo dei risarcimenti, la nuova normativa punta a una maggiore trasparenza informativa e a procedure di rimborso più semplici. Già al momento della prenotazione, i consumatori dovranno essere informati in modo chiaro sul costo totale del volo, incluse eventuali spese di intermediazione, e sulle modalità di richiesta della compensazione. Le compagnie aeree saranno inoltre tenute a fornire, entro 48 ore dal disservizio, un modulo unico di rimborso o compensazione, anche in formato digitale, per velocizzare le procedure. Particolare attenzione è riservata ai viaggi multimodali, come quelli che combinano treno e aereo in un unico contratto: in caso di coincidenze mancate, il passeggero non perderà i propri diritti e, in presenza di un ritardo superiore a 60 minuti, scatteranno automaticamente gli obblighi di assistenza, dai pasti, ai trasferimenti e, se necessario, sistemazione alberghiera.
Diversa la posizione del Consiglio dell’UE, che ha adottato un approccio definito “intermedio” rispetto alle richieste del Parlamento e della Commissione. La proposta del Consiglio prevede che la compensazione scatti solo dopo quattro ore di ritardo per i voli intra-UE fino a 3.500 chilometri (con un rimborso di 300 euro) e sei ore per le tratte più lunghe (500 euro). Inoltre, le compagnie sarebbero obbligate a rimborsare le spese sostenute dai passeggeri in caso di mancata assistenza, qualora non offrano tempestivamente pasti, alloggi o trasferimenti. Questa impostazione, tuttavia, ha suscitato forti critiche da parte delle associazioni dei consumatori, che la considerano un passo indietro rispetto ai diritti consolidati nel regolamento europeo attualmente in vigore. Le proposte di innalzamento delle soglie di ritardo sono sostenute da alcuni Stati membri favorevoli a dare maggiore flessibilità alle compagnie aeree, ma incontrano la ferma opposizione di chi ritiene necessario preservare un livello di tutela elevato per i passeggeri.
Le nuove norme non sono ancora definitive, infatti, serviranno negoziati trilaterali tra Parlamento, Consiglio e Commissione per arrivare a un testo condiviso. È probabile che le future versioni del regolamento includano strumenti tecnologici più evoluti, come moduli digitali precompilati e comunicazioni automatiche ai passeggeri, per semplificare le richieste di rimborso. Restano tuttavia aperte alcune questioni delicate, come la definizione dei limiti del bagaglio gratuito, le eccezioni legate a cause di forza maggiore, come condizioni meteorologiche estreme, guerre o scioperi e la rapidità delle procedure di compensazione.
In attesa dell’accordo finale, il messaggio politico che arriva da Bruxelles è chiaro: il diritto del viaggiatore europeo rimane una priorità, e il tempo perso a causa di un disservizio continua ad avere valore.