News - 01 ottobre 2025, 09:00

L’Italia e la tecnologia cyber security

Il rapporto, la sicurezza nazionale, le PMI

L’Italia e la tecnologia cyber security

Il rapporto Cyber Index

Trieste è stata ospite di una tappa dedicata al roadshow dedicato al territorio, l’obiettivo rimane sempre la promozione e la gestione del rischio informatico nelle piccole e medie imprese. Attraverso la presentazione del Rapporto Cyber Index Pmi Nord est, sviluppato da Generali e Confindustria con la collaborazione del supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity e Data Protection della School Of Management del Politecnico di Milano, la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e la collaborazione di Confindustria Alto adriatico, si è posto l’obiettivo sul monitoraggio dei livelli di conoscenza e dei cyber rischi nelle imprese e il come gestirli.  Il rapporto prevede tre dimensioni fondamentali:

Il Rapporto Cyber Index analizza tre dimensioni principali:

  1. Approccio strategico, che include la definizione degli investimenti e la formalizzazione delle responsabilità all’interno della popolazione aziendale
  2. Identificazione, ovvero la capacità di comprendere il fenomeno e le minacce, monitorando il dominio aziendale, le risorse e gli asset
  3. Attuazione, ovvero l’introduzione di leve per mitigare il rischio tramite il corretto mix di competenze, modelli organizzativi e iniziative concrete su persone, processi e tecnologie.

I risultati del Rapporto indicano che le Pmi del Nord-Est presentano un livello di consapevolezza e preparazione superiore alla valutazione di 59/100 rispetto alla media nazionale di 52 su 100. Analizzando le singole dimensioni, emerge che per l’approccio strategico le Pmi ottengono 61 su 100, mentre per l’identificazione il punteggio medio è 52 su 100, sette punti percentuali sopra la media nazionale. Per le leve di attuazione, le Pmi del territorio raggiungono un punteggio medio di 66 su 100, confermando una preparazione complessiva superiore alla sufficienza. (Fonte Il sole 24 ore)

La sicurezza nazionale
La sicurezza nazionale rimane al primo posto come servizio essenziale, e dal rapporto si assicura un pronto intervento in caso di attacco informatico entro un giorno. La struttura segue una elaborazione delle linee guida per contenere il fenomeno, fino alla comunicazione con delle autorità competenti come l’agenzia nazionale per la cybersicurezza. Le azioni da intraprendere sono molteplici, infatti, la condivisione con l’IT aziendale assicura un quadro chiaro delle azioni che vanno intraprese. La cyber sicurezza rappresenta ad oggi uno dei temi più rilevanti ad oggi studiati e di attenzione anche mediatica. La prevenzione e la diffusione della conoscenza dei servizi di protezione sono sempre maggiormente più a conoscenza delle persone. L’iniziativa si inserisce nell’accordo nazionale tra Confindustria e Generali Italia e fa parte della più ampia strategia di Confindustria Alto Adriatico che si fonda su un sistema integrato di strutture e competenze. In questo ecosistema il Polo Tecnologico presidia gli aspetti tecnico-operativi, la Lef come centro di formazione esperienziale trasferisce conoscenze e comportamenti corretti per rafforzare la cultura della sicurezza, mentre l’Its Alto Adriatico forma i futuri Cybersecurity Specialist, vere e proprie sentinelle digitali a tutela di reti e infrastrutture. Tre pilastri che rafforzano la capacità del territorio di affrontare le sfide della transizione digitale e garantire la sicurezza informatica. L’impegno risulta vero ed efficace, educare e non lasciare sole le imprese di fronte a un fenomeno che può compromettere continuità operativa, reputazione e valore.

Le Piccole e medie imprese e la convenzione
Grazie alla convenzione sottoscritta nel quadro delle attività a supporto delle Pmi associate a Confindustria Alto Adriatico e della loro resilienza digitale da Generali Italia e Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani si introduce il servizio “Cyber Emergency”, un modello di primo intervento rapido e qualificato a supporto delle aziende colpite da attacchi informatici. Risulta che le Pmi del Nord-Est hanno un livello di consapevolezza rispetto alla gestione del rischio cyber vicino alla sufficienza e spesso superiore alla media nazionale. In conclusione, la diffusione di consapevolezza è fondamentale per la prevenzione.

Patrick Chiavuzzo

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