News - 19 settembre 2025, 10:00

Il Senato approva la prima legge italiana sull’Intelligenza Artificiale

Un miliardo per le PMI

Il Senato approva la prima legge italiana sull’Intelligenza Artificiale

Con 77 voti favorevoli e 55 contrari, il Senato ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge n. 1146, che diventa così la prima legge quadro italiana sull’intelligenza artificiale. 
L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea a dotarsi di una normativa nazionale pienamente allineata all’AI Act, ponendosi all’avanguardia nella regolazione di questa tecnologia.
Ora si attende la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore definitiva. Tra i punti principali del provvedimento troviamo la definizione della governance, affidata all’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e all’AgID diventano Autorità nazionali per l’IA che assumono compiti di vigilanza, notifica e promozione di buone pratiche. Vi sono poi norme specifiche su deepfake, manipolazione dei contenuti, protezione dei dati personali e del diritto d’autore. L’intero impianto è progettato per essere coerente con il regolamento europeo Ai Act. Nel testo della
legge vi sono diversi passaggi dedicati al sostegno delle PMI. 
In particolare, la legge prevede investimenti specifici per un miliardo sotto forma di equity o quasi equity, nel capitale di rischio a favore delle piccole e medie imprese con elevato potenziale di sviluppo e innovative, che hanno sede operativa in Italia. Queste imprese devono operare nei settori dell'intelligenza artificiale e della cybersicurezza, nonché nelle tecnologie abilitanti per questi settori. Questi investimenti sono destinati a PMI che si trovano in diverse fasi del loro ciclo di vita, dalla sperimentazione (seed financing), alla costituzione (start-up financing), all'avvio dell'attività (early-stage financing) o allo sviluppo del prodotto (expansion, scale up financing).
I finanziamenti saranno effettuati attraverso l'utilizzo delle risorse del Fondo di sostegno al venture capital. 
La normativa di attuazione di tale fondo sarà aggiornata per includere gli investimenti nelle imprese rientranti in queste categorie, anche quelle che non rientrano nella definizione di PMI. 
Inoltre, la legge promuove l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e della robotica nei settori produttivi per migliorare la produttività e la competitività del sistema economico nazionale, supportando in particolare il tessuto produttivo composto principalmente da microimprese e PMI. 
È importante notare che durante l'iter legislativo è stata proposta la creazione di un programma di sostegno per le PMI che intendono adottare sistemi di intelligenza artificiale, ma tale emendamento è stato dichiarato inammissibile dalla Commissione Bilancio, in quanto ritenuto suscettibile di comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, non quantificati né coperti. 
Similmente, discussioni parlamentari hanno evidenziato una bassa percentuale di PMI che investono in intelligenza artificiale, suggerendo una necessità di ulteriori incentivi che la legge, nella sua versione finale, non ha affrontato direttamente in tutti i modi proposti. 
L’approvazione della legge costituisce un traguardo importante, ma la vera partita si gioca ora sull’attuazione: i decreti delegati definiranno come monitorare i rischi, quali incentivi destinare alle imprese e come le amministrazioni pubbliche adotteranno le tecnologie AI in modo responsabile.

Redazione

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