L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle professioni legali, generando un dibattito acceso tra innovatori e tradizionalisti. Due casi recenti illustrano perfettamente questa tensione: il rifiuto dell'avatar legale nella Corte Suprema di New York e l'autorizzazione del primo studio legale completamente automatizzato nel Regno Unito.
Il caso più emblematico di resistenza istituzionale si è verificato ad aprile 2025, quando Jerome Dewald, imprenditore nel settore dell'intelligenza artificiale e fondatore di Pro Se Pro, ha tentato di farsi rappresentare in tribunale da un avatar digitale di sua creazione. La giudice Sallie Manzanet-Daniels ha prontamente dismesso il video pre-registrato, esprimendo il proprio disappunto per quello che ha considerato un tentativo inappropriato di utilizzare il processo giudiziario per pubblicizzare una tecnologia non testata.
Questo episodio evidenzia le preoccupazioni legittime del sistema giudiziario riguardo alle "allucinazioni" dell'AI, fenomeno già noto dopo scandali come quello che ha coinvolto Michael Cohen, ex consigliere di Donald Trump, che aveva inviato al proprio avvocato citazioni di sentenze inesistenti generate dall'intelligenza artificiale. La cautela dei tribunali americani riflette una consapevolezza crescente dei rischi associati all'uso non controllato di queste tecnologie.
Tuttavia, dall'altra parte dell'Atlantico, il Regno Unito ha adottato un approccio più progressivo ma regolamentato. La Solicitors Regulation Authority (SRA) ha infatti autorizzato Garfield.Law come primo studio legale interamente basato su intelligenza artificiale, segnando una svolta storica nel settore. Questa law firm virtuale, specializzata nella gestione di controversie di basso valore economico, particolarmente crediti non riscossi, opera attraverso un large language model supervisionato da avvocati umani.
Il sistema Garfield AI è progettato per automatizzare processi routinari: esamina documenti, verifica la solvibilità delle controparti tramite Companies House, invia solleciti e può persino redigere "Letter before action" e depositare atti processuali. Il vantaggio economico è evidente: mentre una lettera redatta da un professionista tradizionale può costare centinaia di sterline, Garfield offre servizi simili per poche decine, anche solo due sterline per un sollecito scritto.
L'autorizzazione della SRA non è stata concessa senza garanzie. Il regolatore ha imposto condizioni stringenti: divieto esplicito di citare precedenti giurisprudenziali per evitare allucinazioni, supervisione obbligatoria da parte di avvocati qualificati, coperture assicurative specifiche e standard minimi di qualità e accessibilità. Queste misure rappresentano un tentativo di bilanciare innovazione e tutela del cliente.
L'Italia si sta muovendo in questa direzione con il disegno di legge approvato dal Senato il 20 marzo 2025, che stabilisce principi per governare l'intelligenza artificiale favorendone lo sviluppo responsabile. L'articolo 3 sottolinea la necessità di garantire "processi di cui deve essere garantita e vigilata la correttezza", mentre l'articolo 15 riserva ai giudici umani ogni decisione interpretativa, prevedendo anche formazione specifica sui rischi e benefici dell'AI.