News - 10 settembre 2025, 12:00

Place branding: l’Italia tra cultura, turismo e identità!

Un patrimonio di cultura, bellezza e lifestyle che conquista il mondo: tra numeri da record, prestigio internazionale e nuove sfide digitali, il brand Italia si afferma come simbolo globale di eccellenza e autenticità.

Place branding: l’Italia tra cultura, turismo e identità!

Bentornati ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al turismo. Oggi il nostro viaggio ci porterà alla scoperta del brand Italia, tratto distintivo dell’immagine del nostro Paese agli occhi del mondo, grazie alle straordinarie bellezze che rendono unico il nostro territorio.
L’Italia gode di una brand reputation internazionale molto solida, costruita su elementi riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo: cultura, turismo, cucina, moda, design e uno stile di vita unico. È una reputazione che si riflette in modo chiaro nelle classifiche internazionali e nei numeri del settore turistico, ma che si fonda anche su un’identità profonda, autentica e distintiva. 
Uno degli strumenti più utilizzati per misurare la reputazione dei paesi a livello globale è il Nation Brands Index (Anholt-Ipsos), dove l’Italia si posiziona costantemente tra i primi dieci. Nell’edizione 2023, il nostro Paese ha raggiunto il 6° posto su 60 nazioni, distinguendosi in particolare per cultura, patrimonio artistico e turismo. Ottimi anche i risultati nei settori della cucina e dello sport, mentre si registrano performance meno brillanti in ambiti come la governance e la gestione dell’immigrazione. Anche il FutureBrand Country Index conferma la solidità del brand Italia, mettendo in risalto il valore del nostro heritage culturale, dello stile di vita e delle esperienze uniche offerte ai visitatori. Parallelamente, secondo lo Statista Brand Strength Index, l’Italia è tra i leader globali nel turismo e nella moda, pur evidenziando margini di miglioramento in ambiti come la tecnologia e l’innovazione.
La brand reputation di un territorio riflette la sua attrattività in termini di affidabilità, immagine culturale, forza economica e capacità di innovazione. E l’Italia, in questo senso, è percepita come un Paese accogliente, autentico, ricco di bellezza e tradizione, con una qualità della vita invidiata da molti.
Il “Made in Italy” è ormai molto più di un marchio commerciale, infatti, rappresenta un concentrato di cultura, stile, ospitalità e raffinatezza che viene veicolato anche attraverso campagne istituzionali e strategie digitali sempre più raffinate.
Il nation branding turistico è oggi uno strumento strategico nella competizione globale tra destinazioni. Iniziative come DiscoverEU, VisitDubai  dimostrano come la comunicazione delle destinazioni si giochi sempre più sul piano dell’identità e della narrazione. In questo contesto, l’Italia ha un vantaggio competitivo straordinario forte della propria storia e cultura.
 il Made in Italy è sinonimo di eccellenza manifatturiera, turismo culturale, gastronomia e paesaggio. La recente istituzione della Giornata nazionale del Made in Italy, celebrata il 15 aprile, rappresenta un ulteriore segnale della volontà di rafforzare questo patrimonio anche sul piano comunicativo. L’immagine digitale dell’Italia è diventata un asset chiave, soprattutto per il turismo. 

Nel European Tourism Reputation Index 2024, l’Italia si è confermata al primo posto in Europa grazie a un punteggio totale di 115,5, ottenuto da indicatori come volume di visibilità online, ricerche digitali e popolarità della destinazione. A supportare questa posizione di leadership ci sono numeri imponenti: oltre 11,8 milioni di pagine web indicizzate, 18 milioni di interazioni sui social media e oltre 667.000 strutture turistiche monitorate. Tuttavia, permangono alcune criticità nella comunicazione istituzionale: canali come ENIT e Italia.it hanno ancora un impatto social relativamente modesto rispetto a competitor come Portogallo, Grecia o Spagna. A livello regionale, la Toscana emerge come capofila per visibilità e offerta turistica nel Regional Tourism Reputation Index, seguita da Trentino-Alto Adige, Piemonte e Sicilia. 

I numeri dell’industria turistica italiana nel 2023 sono da record. L’anno si è chiuso con 134 milioni di arrivi (+13,4%) e 451 milioni di presenze (+10%), con una netta prevalenza di turisti stranieri, provenienti principalmente da Germania, Stati Uniti e Francia. Dal punto di vista economico, il turismo internazionale ha generato 52 miliardi di euro, posizionando l’Italia al quinto posto in Europa per ricavi, dopo Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e Francia. Inoltre, il valore aggiunto turistico diretto ha raggiunto circa 100 miliardi di euro, secondo solo alla Germania.
L’Italia possiede quindi un brand turistico di altissimo valore identitario, sostenuto da eccellenze culturali, performance economiche solide e infrastrutture digitali in espansione. Tuttavia, per consolidare il suo ruolo da leader globale, sarà fondamentale rafforzare la presenza e l’efficacia dei canali istituzionali nella comunicazione digitale, l’ innovare nel marketing turistico, evitando da un lato gli stereotipi e dall’altro l’eccessiva "instagrammabilità" e valorizzando le aree meno conosciute, puntando su un turismo più sostenibile, distribuito e autentico.

Zaki Lombardo

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