Bentornati ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al turismo. Oggi il nostro viaggio ci porta nel lato meno conosciuto, ma sempre più attuale, del mondo delle vacanze: le truffe legate agli affitti brevi. Un fenomeno in preoccupante crescita che non risparmia nemmeno i grandi colossi del settore, come Booking.com e Airbnb.
Con l’aumento esponenziale delle prenotazioni turistiche online, soprattutto attraverso piattaforme come Booking.com e Airbnb, il fenomeno degli affitti brevi è diventato una componente chiave del mercato immobiliare italiano. Ma con il boom delle locazioni turistiche, cresce anche l’ombra delle truffe digitali, tra annunci falsi, case inesistenti e furti d’identità. Lo Stato è intervenuto con una serie di norme volte a regolamentare il settore e proteggere i consumatori, ma l’efficacia resta ancora parziale. Secondo un recente report di Check Point Software, nel solo maggio 2025 sono stati registrati oltre 39.000 nuovi domini web legati al turismo, di cui uno su 21 considerato sospetto o malevolo. Un netto peggioramento rispetto al 2024, quando l’incidenza era di uno su 33. In parallelo, la polizia postale ha gestito oltre 16.000 casi di frodi online legate a viaggi, biglietti e alloggi turistici nel 2023. Le truffe più frequenti risultano essere gli annunci falsi con foto rubate da altri siti, richieste di pagamento esterne alla piattaforma (spesso via PayPal o bonifico), link di phishing camuffati da comunicazioni ufficiali e, in alcuni casi, l’annullamento della prenotazione da parte di finti proprietari dopo il versamento di un acconto.
Per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e delle truffe, il governo italiano ha introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN) con la legge n. 191/2023, obbligatorio dal 1º novembre 2024. Ogni immobile destinato alla locazione breve deve esporre il codice all’esterno dell’edificio e includerlo in ogni annuncio online.
Chi non lo fa rischia multe fino a 8.000 euro. Tuttavia, i controlli mostrano ancora molte lacune, infatti da inizio 2025, solo il 52% degli immobili monitorati risultava pienamente in regola, e appena l’8,5% rispettava anche tutte le norme di sicurezza richieste.
Le nuove norme prevedono anche l’obbligo di dotare ogni struttura di estintori, rilevatori di monossido di carbonio e sensori di gas, pena sanzioni fino a 6.000 euro. La misura punta a tutelare l’incolumità degli ospiti, ma la sua applicazione risulta ancora a macchia di leopardo. Un altro punto critico riguarda l’identificazione degli ospiti. Dal dicembre 2024, è stato vietato il self check‑in tramite key-box o sistemi automatizzati, in quanto non permettono un’adeguata identificazione personale. La registrazione deve ora avvenire di persona, con comunicazione dei dati alla questura entro 24 ore. Una misura di sicurezza che però ha generato critiche da parte di host e property manager, specie nelle grandi città.
Sul fronte fiscale, è stata confermata la cedolare secca al 21% per i primi immobili dati in locazione breve, che sale al 26% per il secondo e i successivi. Le piattaforme digitali, come Booking e Airbnb, fungono da sostituti d’imposta, trattenendo automaticamente la quota fiscale da versare allo Stato.
Per monitorare il rispetto delle norme, è stato istituito il BDSR – Banca Dati delle Strutture Ricettive, a cui si devono registrare tutte le locazioni turistiche.
L’intervento statale rappresenta un passo avanti verso una maggiore trasparenza e sicurezza nel mondo degli affitti brevi. Tuttavia, il quadro resta ancora frammentato, troppe strutture risultano non in regola, e le piattaforme spesso faticano a garantire un controllo capillare sui contenuti pubblicati dagli host. Nel frattempo, ai viaggiatori non resta che informarsi, verificare il CIN, diffidare da offerte troppo allettanti e, soprattutto, non pagare mai al di fuori dei canali ufficiali.
News | 27 agosto 2025, 12:00
Trappole digitali: il lato oscuro del turismo digitale dagli affitti truccati ai pagamenti fantasma!
Con l’esplosione del turismo online, aumentano anche i rischi per viaggiatori e host. Lo Stato introduce il Codice Identificativo Nazionale e nuove misure di sicurezza, ma l’efficacia resta parziale e le frodi continuano a crescere.
In Breve
mercoledì 27 agosto
martedì 26 agosto
lunedì 25 agosto
venerdì 22 agosto