News - 31 luglio 2025, 12:00

Trade war Usa-Ue: l’Unione Europea ne è uscita sconfitta

I dazi in vigore, gli investimenti negli stati uniti, le conseguenze sulle imprese

Trade war Usa-Ue: l’Unione Europea ne è uscita sconfitta

In data 27 luglio, la presidente della commissione Europea Ursula von der Leyen ha incontrato il presidente degli stati uniti Donald Trump presso il Trump Turnberry Golf resort proprietà di Trump, in Scozia per rinegoziare l’entrata in vigore dei dazi, inizialmente fissata al 1° agosto del 30%, verso gli alleati europei. I dazi attualmente in vigore prima dell’accordo con la presidente della commissione riguardano un 50% verso le materie prime di acciaio e alluminio e un 10% verso la stragrande maggioranza delle merci, beni e servizi esportati negli stati uniti.

Gli investimenti negli Stati Uniti e l’accordo completo
L’accordo è risultato esageratamente sbilanciato verso gli interessi del Presidente degli stati Uniti, testimoniando una debolezza della classe dirigente della Commissione e della Presidenza Europea di poter davvero prendere decisioni di contrattazione forte negli accordi commerciali e mostrando la debolezza di una Europa estremamente frammentata, unita geograficamente, ma non politicamente. I contenuti dell’accordo sui dazi riguardano una tariffa uniforme del 15% su circa il 70% delle merci esportate dall’UE negli Us, colpendo settori come: automotive e componenti, farmaci e biotech, semiconduttori, beni di consumo e macchinari, mantenendo sempre un dazio del 50% su acciaio e alluminio (ereditato dal 2018). Questo accordo presenta una durata fino al 31 dicembre 2028, con una revisione se necessario annuale concordata da entrambe le parti, con possibilità di rinegoziazione o revocabilità entro 6 mesi di preavviso.
Inoltre, l’Unione Europea si impegna in investire 600 miliardi di dollari nell’economia statunitense entro il 2028 nei settori di Energia: Gnl, idrogeno Verde e rinnovabili, nella difesa, semiconduttori, farmaceutico, automotive, logistica, e tecnologie di transizione energetica. Se l’Unione europea non si impegna nel rispetto di questi investimenti o accordi, gli Stati Uniti di Trump possono alzare le tariffe fino al 25-30%.

Le conseguenze per le imprese Europee
L’inefficienza e in particolare la debole leadership della Commissione Europea e degli stati membri, ha comportato un accordo solamente vantaggioso per i nostri “alleati” statunitensi occidentali, favorendo così il loro sviluppo economico sotto ricatto dell’amministrazione Trump. Questi investimenti prevedono non solo minori fondi di sviluppo e investimenti o incentivi per le nostre imprese, ma si aggiungono anche a un ricatto di portare le spese militari della NATO al 5% precedentemente concordati, insomma l’inefficienza di questa Commissione Europea e la debolezza dell’Europea frammentata ha mostrato la vera debolezza di non avere una Unione Federale Europea capace di trattare e imporre l’importanza di ciò che il vecchio continente rappresenta.

Patrick Chiavuzzo

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