Nel panorama contabile italiano, l’OIC 29 (Principio Contabile “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori”) riveste un ruolo fondamentale per garantire la trasparenza, l’affidabilità e la comparabilità dei bilanci. In particolare, l’OIC 29 si occupa anche della correzione degli errori, disciplinando il trattamento contabile degli stessi nei bilanci successivi alla loro individuazione.
Gli errori di bilancio possono derivare da sviste, omissioni, errate interpretazioni dei fatti o dall’applicazione scorretta di principi contabili. Tali errori possono riguardare uno o più esercizi precedenti e influenzare in misura più o meno significativa i risultati economici e patrimoniali dell’impresa.
L’OIC 29 introduce un’importante distinzione tra errori rilevanti ed errori non rilevanti, poiché il trattamento contabile dipende proprio dal grado di rilevanza.
- Errori rilevanti: sono quelli che, se non corretti, potrebbero influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori del bilancio. Si tratta di errori che incidono in modo significativo sulla rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico dell’impresa. Possono riguardare importi consistenti, ma anche aspetti qualitativi (ad esempio, errate classificazioni o mancata informativa su operazioni rilevanti).
- Errori non rilevanti: sono quelli che non alterano in modo significativo le decisioni degli stakeholders. Si tratta, generalmente, di errori marginali che non compromettono l’affidabilità complessiva del bilancio, anche se formalmente non corretti.
Questa distinzione non è meramente quantitativa, ma tiene conto anche di aspetti qualitativi, del contesto aziendale e delle caratteristiche dell’errore stesso. Spetta al redattore del bilancio, con il supporto del collegio sindacale e del revisore (se presenti), valutare correttamente la rilevanza dell’errore.
Parte II – La rappresentazione contabile della correzione degli errori
Una volta classificato l’errore, l’OIC 29 stabilisce il diverso trattamento contabile da adottare per la sua correzione, differenziando appunto tra errori rilevanti e non rilevanti.
Correzione degli errori rilevanti
Gli errori rilevanti devono essere corretti retroattivamente, ossia rettificando il saldo di apertura del patrimonio netto del primo esercizio comparativo presentato nel bilancio in cui si scopre l’errore. In pratica:
- Non si interviene nel conto economico dell’esercizio in cui si scopre l’errore.
- Si effettua una rettifica diretta al patrimonio netto, in particolare alle riserve, attraverso una voce di rettifica (es. “utili portati a nuovo”).
- Si procede alla riesposizione comparativa dei dati dei bilanci precedenti, se presenti, modificando anche le informazioni comparative affinché riflettano la correzione.
Ad esempio, se nel 2025 si scopre un errore rilevante commesso nel 2023 e i bilanci 2023 e