Bruxelles conferma: non ci sarà alcun ritardo nell'applicazione del regolamento europeo sull'intelligenza artificiale. Lo ha riferito la Reuters, che in un lancio di agenzia ha ribadito la posizione della Commissione di fronte alle pressioni di diverse grandi aziende tecnologiche che chiedevano un rinvio dell'AI Act, il regolamento europeo sull'intelligenza artificiale entrato in vigore lo scorso febbraio.
"Non c'è nessun ‘stop the clock’, nessun periodo di grazia, nessuna pausa", ha dichiarato venerdì 4 luglio Thomas Regnier, portavoce della Commissione, durante una conferenza stampa a Bruxelles. "Abbiamo scadenze legali stabilite in un testo normativo e le rispetteremo".
Negli ultimi giorni, colossi come Google (Alphabet) o Meta (Facebook), avevano sollecitato la Commissione a posticipare l 'entrata in vigore delle norme. Le scadenze, invece, rimarranno tutte in vigore, comprese quindi quelle che impattano le aziende di piccole e medie dimensioni.
A febbraio sono infatti già entrate in vigore le prime disposizioni del regolamento, incluso l'articolo 4 che introduce l'obbligo di alfabetizzazione digitale per tutti i soggetti che sviluppano, implementano o utilizzano sistemi di intelligenza artificiale.
Ad agosto 2024 scatteranno gli obblighi per i modelli di AI per uso generale (General Purpose AI Models), ossia per gli LLM.
Ad agosto 2026, infine, entreranno in vigore gli obblighi per i sistemi AI ad alto rischio, ed ogni azienda dovrà verificare se produce o utilizza questa tipologia di sistemi.
La Commissione europea ha comunque annunciato che verso la fine dell'anno proporrà misure per semplificare le regole digitali, in particolare riducendo gli obblighi di reporting per le piccole aziende. Una boccata d'ossigeno per le PMI che dovranno comunque prepararsi ad adeguarsi alle nuove normative.
Cosa devono fare le PMI
L'alfabetizzazione digitale è già un obbligo legale da cinque mesi. Le piccole e medie imprese che utilizzano o intendono utilizzare sistemi di AI dovrebbero:
- Avviare percorsi di formazione del personale sull'AI
- Prepararsi per gli adempimenti che scatteranno in futuro
- Iniziare a valutare se i loro sistemi rientrano nelle categorie ad alto rischio
Il messaggio da Bruxelles è dunque chiaro: l'AI Act procederà secondo i tempi stabiliti, e ogni azienda è chiamata ad adeguarsi a un regolamento che prevede sanzioni pesanti, fino al 7% del fatturato globale annuo per le violazioni più gravi. Dobbiamo tutti prepararci.