News - 19 maggio 2025, 09:00

L’opinione conta, anche in tv

Dietro le quinte del nuovo ruolo in tv: chi è l’opinionista, come si accede e cosa serve davvero per iniziare.

L’opinione conta, anche in tv

La Tv è un sogno per molti e offre sempre più spesso opportunità di ruoli nuovi ed attività che sono riuscite ad entrare rapidamente in specifiche categorie lavorative. Tali occasioni di lavoro non richiedono una formazione professionale in accademie dello spettacolo o in corsi per diventare, ad esempio, operatori televisivi, microfonisti, autori. È necessario partecipare e superare un casting per accedervi ed iniziare collaborazioni stagionali che, sovente, si ripetono per tutta la durata di una produzione tv.
Nel variegato mondo delle attività svolte in televisione, è entrata, da alcuni anni, anche quella dell’opinionista televisivo. Un ruolo che, in poco tempo, è divenuto molto ambito e richiesto.
Da non confondere con il lavoro di giornalista o pubblicista, l’attività dell’opinionista televisivo inizia in uno studio tv; in genere si tratta di un tv talk o di una rubrica di approfondimento di un format. L’ospite in studio viene chiamato a rispondere su temi precisi trattati nel programma, gli viene richiesto di dare la sua opinione in quanto autorevole e preparata sull’argomento.
Come per tutte le collaborazioni, anche questo ruolo è soggetto ad una contabilità.
Prima di tutto, è importante conoscere il codice Ateco che deve essere adottato per aprire la Partita IVA. Nel caso dell’opinionista tv, il codice Ateco corrispondente è 90.01.90 ed è riferito alla voce: altre creazioni artistiche e letterarie.
Tale codice, comprende diverse tipologie di attività: da quelle svolte in produzioni artistiche - ad esempio, opere liriche, concerti, balletti – ad attività di orchestre, gruppo musicali, compagnie. Rientrano nel gruppo anche le attività svolte individualmente da artisti – da ballerini, a cantanti, da coristi a musicisti, da DJ – ma anche da presentatori di convegni, nonché controfigure, figuranti e modelli.
Così come per tutte le attività, il codice Ateco descritto prevede un coefficiente di reddittività ben preciso. Normalmente, per chi inizia, resta un buon consiglio quello di rivolgersi sempre ad un commercialista professionista; di norma, per quando riguarda il regime fiscale da adottare, la figura di opinionista tv sceglie il forfettario, con i suoi limiti e la gestione dei ricavi soggetti ad imposte e contributi, ed il conteggio della spesa forfettaria.

Emilio Sturla Furnò

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