La logistica rappresenta uno dei principali motori occupazionali in Italia.
Andiamo a vedere il motivo.
Secondo i dati Unioncamere, infatti, nel 2024 sono state oltre 377mila le entrate previste di lavoratori nel comparto, pari al 12% del totale nazionale. Un settore giudicato strategico e complementare per una moltitudine di aziende.Più di 7 aziende su 10 (74%) del settore sono in cerca di lavoratori contro la media nazionale del 63%.
Nonostante l’elevata richiesta, quasi la metà delle aziende (43%) continua a riscontrare difficoltà nel reperire figure qualificate. La logistica si colloca anche al secondo posto tra i settori produttivi italiani in cui si concentra maggiormente il lavoro temporaneo con il 16% delle richieste totali, secondo una nuova ricerca di Iziwatch, l’osservatorio sul lavoro temporaneo dell’agenzia digitale per il lavoro, Iziwork.
Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 6000 persone che hanno trovato occupazione nella logistica tramite Iziwork dal 2021, quando la scale-up è arrivata in Italia. Tra le figure lavorative più ricercate, gli addetti all'evasione degli ordini (37%), seguiti dagli autisti (13%), gli imballatori (10%), gli operai (7%) e gli operatori di carrello elevatore (3%). Di questi, il 73% è uomo, con la presenza femminile ferma al 27% dei lavoratori.
Anche i dati di Iziwork confermano il lavoro temporaneo come un'opportunità significativa per i giovani di consolidare competenze e familiarizzare con il mondo del lavoro.
L’età media dei lavoratori con contratti temporanei nel settore logistico è, infatti, di 32 anni. La fascia 25-34 anni è la più rappresentata, con il 39%, seguita dalle fasce 35-49 anni (26%) e 15-24 anni (18%).
Si osserva poi una progressiva diminuzione della presenza con l’aumentare dell’età: solo il 10% dei contratti riguarda lavoratori tra i 50 e i 64 anni, mentre quelli dai 65 anni in su rappresentano meno dell'1%. In cima alla classifica delle regioni in cui si concentrano maggiormente le richieste si trovano la Lombardia, occupando circa 1 lavoratore su 3 (32%), seguita da Piemonte (22%), Emilia-Romagna e Veneto (entrambe al 15%). Non sorprende, dunque, che a livello cittadino la graduatoria veda al primo posto Milano (18%), con al seguito Alessandria (13%), Verona (12%) e infine Bologna (9%).
Il settore risulta essere in espansione anche e soprattutto grazie alla necessità di ottenere consegne veloci e stockaggi sempre più all'avanguardia, per essere concorrenziali con i mercati esteri.