L’ipotesi di aumento delle accise sul gasolio riguarderebbe circa 4,3 milioni di veicoli al di sotto delle 7,5 tonnellate, vale a dire l’89,6% del parco circolante di veicoli industriali, con un aumento dell’8,4% del costo del gasolio pagato dalle imprese.
Lo evidenzia Confartigianato riferendosi alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi secondo i quali l’allineamento tra le accise sul gasolio e quelle sulla benzina non toccherà chi opera con veicoli sopra le 7,5 tonnellate e da euro 5 in su.
Secondo Confartigianato, l’intervento sulle accise colpirebbe comunque moltissime imprese del trasporto di merci e di persone con aumenti dei costi difficilmente scaricabili sui prezzi di listino in una fase di debolezza della domanda e della spesa delle famiglie in beni di consumo, calata dello 0,3% tra il primo e il secondo trimestre del 2024 e dello 0,2% su base annua.
Confartigianato ritiene indispensabile un confronto con il Governo per conoscere nel dettaglio le misure allo studio e individuare soluzioni equilibrate per evitare aggravi di costi su diverse categorie d’impresa, tra cui quelle operanti nel trasporto di persone, già provate da anni di crisi e aumento dei costi. Sul trasporto persone pesa anche l’indebolimento della domanda turistica, con gli arrivi dei visitatori che nei primi 7 mesi del 2024 scendono del 3,3% su base annua.