News - 17 luglio 2024, 15:42

Unione Industriali Torino, inizia l'era Gay: "Zaino in spalla, cercando innovazione. L'Europa rispetti competenze e lavoratori".

Unione Industriali Torino, inizia l'era Gay: "Zaino in spalla, cercando innovazione. L'Europa rispetti competenze e lavoratori".

Occhi puntati sull'Europa per il neo presidente: "Non basta cambiare data, ma anche approccio: si punti alla neutralità ambientale per curare il pianeta". E sulle infrastrutture, "sono un fan dei Comitati del Si".

La situazione non è semplice, ma l'intenzione è di "lasciare un impatto positivo". Queste le prime parole di Marco Gay come presidente dell'Unione industriali di Torino. Passaggio di testimone ufficiale con Giorgio Marsiaj e inizio di un nuovo mandato. "Ci sono aziende che vanno bene, ma anche altre in difficoltà, compresi i loro addetti. Quindi bisogna adoperarsi per migliorare le condizioni del tessuto cittadino, vogliamo essere un fulcro per la crescita e lo sviluppo del territorio. Ma con approccio e direttive nuove, senza corsi e ricorsi storici".

Il futuro immediato non sarà semplice: "I numeri ci delineano una condizione difficile. Ma proprio per questo bisogna iniziare progetti anticiclici. Non possiamo riavviare Francia e Germania, ma ragionare sui cicli economici e sempre più brevi".  

Zaino in spalla per 4 anni (e non solo)

La strada per il neo presidente Gay è delineata. "Abbiamo spesso avuto lo zainetto in spalla per creare innovazione e affrontare nuove avventure. E questo non può che accelerare nei prossimi 4 anni - aggiunge Gay - avendo le imprese del territorio come compagne di viaggio".

Gli strumenti sono sul tavolo. "È imprescindibile che la transizione ecologica sia accompagnata da quella tecnologica - prosegue - creando sviluppo nel rispetto dell'ambiente. Puntiamo molto sul piano di politica 5.0 e questo porta sul nostro territorio l'opportunità del Centro AI 4 industry, che dovrà essere cinghia di trasmissione con le nostre aziende, a cominciare da aerospazio e automotive".

Lavorare insieme, come filiere

"Dobbiamo lavorare insieme, attraverso il concetto di filiera, diventando attrattivi per i talenti e per gli investimenti. Abbiamo molti strumenti preziosi da sfruttare, oltre a management capaci".

Formazione e capacità attrattiva sono le parole d'ordine. "Bisogna crescere e sviluppare le filiere dando il massimo della competenza nel team dell'Unione industriali. Possiamo essere un ecosistema forte e vivace, dalla capacità di fare impresa a quello della ricerca, passando per start up, piccole, medie, grandi imprese e multinazionali".

La sfida delle infrastrutture 

"Le infrastrutture sono la sfida per essere il centro dell'Europa da qui a dieci anni. Un terreno fertile per l'insediamento delle aziende. Ma non bisogna aspettare il 2032 per chiedersi che fare (l'anno indicato per l'avvio della Torino-Lione). Sono un fan dei Comitati dei Sì, che non devono muoversi solo quando si manifestano dei blocchi".

Occhi sull'Europa

A Bruxelles ci sono state da poco le elezioni. "A noi interessa la nuova formazione politica per il punto dell'automotive. "Bisogna crescere nel rispetto del pianeta e molte sono più avanti rispetto agli obiettivi del 2030. Ma non si può essere vittima di un'ideologia che, oltre a non dare i risultati attesi, crea anche difficoltà e situazioni difficilmente sostenibili".
Ma non si tratta solo di allungare scadenze: "Bisogna cambiare anche l'approccio di fondo: bisogna capire che la neutralità ambientale è la chiave di lettura più efficace. Bisogna tenere conto di competenze e necessità dei lavoratori".
"Siamo capaci, conosciuti e riconoscibili in molti settori. E questo sarà una risorse per la giovani generazioni: non solo classe dirigente per il futuro, ma anche per il presente. Altrimenti avremo fallito nostra missione. Serve coraggio, ma anche tanta serietà".
 

Stellantis, "bene la 500 ibrida, ma creare nuove occasioni"

Su Stellantis e indotto, "Sappiamo fare il mestiere. Ma in attesa del 2025 e della 500 ibrida bisogna creare altre occasioni e opportunità di investimenti, anche di Stellantis. La filiera c'è e dobbiamo usarla".
In generale, "Serve una politica industriale e ci vedremo con la Giunta e il presidente Cirio. Sul tavolo ci sono la cittadella dell'aerospazio, città della salute e molto altro. Bisogna lavorare per il territorio. E dopo anni difficili, dobbiamo essere più presenti con i nostri progetti".
 

Lo Russo: "Congratulazioni al nuovo presidente"

"Congratulazioni a Marco Gay che guiderà l’Unione Industriali per il prossimo quadriennio, e alla sua squadra. - ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo- Un gruppo che porterà nuove energie ed esperienze eterogenee e con il quale, come istituzioni, siamo pronti ad unire le forze per metterci al lavoro, certi di guardare nella stessa direzione verso un futuro che continui a favorire lo sviluppo economico ed imprenditoriale del nostro territorio. Auguri dunque di buon lavoro al nuovo presidente, cui rinnovo la disponibilità a collaborare per raggiungere gli obiettivi di crescita, sviluppo e innovazione che la nostra città merita. Un doveroso ringraziamento va al presidente uscente Giorgio Marsiaj per il dialogo costante e la proficua collaborazione che hanno contraddistinto il suo mandato".

Gli auguri di Cirio a Marco Gay

“Congratulazioni e buon lavoro a Marco Gay, da oggi ufficialmente presidente dell’Unione industriali di Torino. - dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Sono certo che proseguirà, anche in questo suo nuovo incarico, lo spirito costruttivo di collaborazione che ha caratterizzato il lavoro di questi anni durante i quali Gay ha guidato l’associazione regionale. Un ringraziamento sincero anche a Giorgio Marsiaj per il suo mandato appena concluso. Proseguiamo insieme il lavoro per far crescere e rendere sempre più competitivo il nostro Piemonte”, .

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