News - 13 giugno 2023, 11:55

Irlanda introduce le etichette di warning alcolico: Confagricoltura denuncia l’iniziativa alla Commissione UE

La nuova normativa irlandese sul vino e le bevande alcoliche accende il confronto internazionale, con critiche dall’Italia e da altri Paesi per il rischio di barriere commerciali nel mercato unico.

Irlanda introduce le etichette di warning alcolico: Confagricoltura denuncia l’iniziativa alla Commissione UE

Il Public Health (Alcohol) Regulations 2023, la nuova normativa irlandese che introduce un sistema obbligatorio di avvertenze sanitarie sulle etichette di vini e bevande alcoliche vendute nel Paese, è ora ufficialmente legge. La firma del provvedimento da parte del ministro della Salute irlandese, Stephen Donnelly, ha sancito l’entrata in vigore di questo sistema di health warning, ispirato ai modelli già applicati per i prodotti del tabacco, con l’obiettivo dichiarato di informare i consumatori sui rischi legati al consumo di alcol.

Tuttavia, questa decisione ha suscitato forti preoccupazioni e critiche a livello internazionale, in particolare da parte di Confagricoltura, la principale organizzazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli italiani. Confagricoltura ha infatti annunciato un esposto formale alla Commissione Europea, sottolineando come il sistema di etichettatura imposto dall’Irlanda rappresenti una violazione delle regole comunitarie e costituisca un serio rischio per il funzionamento armonico del mercato unico europeo. La Confederazione ritiene che adottare un modello simile a quello dei prodotti del tabacco per le bevande alcoliche non solo sia inappropriato, ma possa anche creare un pericoloso precedente normativo che metterebbe a rischio le regole di libera circolazione delle merci tra i Paesi membri.

L’iniziativa irlandese ha incontrato critiche anche da parte di altri Paesi che condividono l’importanza di tutelare il mercato unico europeo e la sua integrità. Oltre all’Italia, Australia, Canada, Regno Unito, Stati Uniti, Cuba e Repubblica Dominicana hanno espresso dubbi e perplessità sulla compatibilità del provvedimento con le normative internazionali e comunitarie. Tali preoccupazioni si accentueranno in vista della prossima riunione del Comitato Barriere Commerciali del WTO, in programma per il 21 giugno, durante la quale si discuterà proprio di questa misura unilaterale adottata dall’Irlanda.

Durante questo importante appuntamento internazionale, la Commissione Europea, finora rimasta in una posizione di silenzio e non intervenuta ufficialmente sull’iniziativa, sarà chiamata a chiarire e giustificare la conformità del Public Health (Alcohol) Regulations 2023 con le regole del mercato unico e del principio di libera concorrenza. Essendo l’istituzione comunitaria titolare della competenza esclusiva in materia commerciale, spetterà a essa valutare se la normativa irlandese possa essere considerata legittima o se rappresenti una barriera ingiustificata agli scambi intra-europei, con conseguenti effetti negativi per l’industria vinicola e agroalimentare italiana ed europea.

In questo contesto, cresce quindi l’attesa affinché tutte le parti critiche si uniscano in un fronte comune e si facciano sentire con decisione, al fine di tutelare un settore fondamentale per l’economia europea e per la sua tradizione culturale, contrastando una regolamentazione che, secondo molti, rischia di compromettere equilibri di mercato consolidati e di creare incertezza tra produttori e consumatori.

Zaki Lombardo

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