Il soggiorno in agriturismo si conferma una scelta vincente anche per il ponte del 2 giugno, con strutture quasi al completo e prenotazioni arrivate fino al 100%, in linea con le previsioni per la stagione estiva. Si registra inoltre il tutto esaurito per gli agriturismi che offrono anche servizio di ristorazione. L’analisi dettagliata di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che ha dato il nome all’agriturismo in Italia, traccia la situazione attuale e le prospettive future di un settore “made in Italy” dalle caratteristiche uniche al mondo.
“Sono cambiate radicalmente le abitudini di vacanza – sottolinea Augusto Congionti, presidente di Agriturist – oggi si preferiscono luoghi meno affollati e itinerari poco battuti, a discapito delle tradizionali vacanze di massa. Cresce il desiderio di un turismo più ‘a misura d’uomo’, che permetta di godere con calma e serenità di un periodo di pieno relax. A trainare il turismo rurale sono il buon cibo, i vini di qualità, il contatto diretto con la natura, i paesaggi mozzafiato e i borghi suggestivi, insieme alla capacità delle aziende agricole di proporre tante ‘vacanze esperienziali’, ossia una vasta gamma di attività diverse pensate per coinvolgere e arricchire l’esperienza degli ospiti.”
Da nord a sud, dalla Liguria al Veneto, dalla Toscana alle Marche, dalla Campania all’Abruzzo, fino alla Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, ogni agriturismo ha saputo valorizzare le peculiarità del proprio territorio, offrendo agli ospiti un ventaglio di opportunità per scoprire i sapori e i saperi locali. Gite, visite in cantina, degustazioni di prodotti tipici, lezioni di cucina tradizionale, fattorie didattiche, escursioni a cavallo, trekking, tour in bicicletta e percorsi naturalistici sono solo alcune delle attività disponibili, rendendo difficile elencarle tutte.
“Nell’estate scorsa abbiamo registrato risultati molto positivi e le previsioni per il 2023 sono ancora migliori, grazie anche al ritorno dei turisti americani e all’arrivo numeroso di visitatori dal Nord Europa – conclude Congionti – Ora sta a noi saper cogliere questa occasione e trasformarla in successo. L’agriturismo deve diventare il fulcro di una rete, anche interregionale, che valorizzi una serie di iniziative e attività capaci di far conoscere a fondo la ricchezza del nostro straordinario territorio italiano.”