PMI | 19 maggio 2023, 12:42

Smart&Start Italia, un sostegno concreto alle startup innovative

Smart&Start Italia, un sostegno concreto alle startup innovative

Istituito con Decreto del 24 settembre 2014, Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo per promuovere e sostenere, su tutto il territorio nazionale, la nascita e la crescita di startup innovative ad alto contenuto tecnologico. Introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’incentivo sostiene progetti d’impresa dal valore compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro e ogni anno viene rinnovato e rifinanziato registrando modifiche e integrazioni. Lo scorso anno, in particolare, con il Decreto Ministeriale 24 febbraio 2022, è stata introdotta la possibilità, per le start up innovative beneficiarie, di richiedere la conversione in contributo a fondo perduto di una quota del finanziamento agevolato ottenuto. Inoltre, sono state destinate, alla misura, anche risorse del PNRR stanziate dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021, pari a 100 milioni di euro, riservati esclusivamente alle start up femminili. 

Fino ad oggi, tramite Smart&Start Italia, sono state finanziate 1.452 Startup innovative, 741 milioni di euro di investimenti attivati e 569 milioni di euro di agevolazioni concesse.

Vediamo da vicino come funziona, a chi si rivolge, quali sono le spese ammissibili e come presentare la domanda.

Modalità del finanziamento 

Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto. Il "Decreto Rilancio" del 20 maggio 2020 ha esteso il contributo a fondo perduto anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. In ogni caso, il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

A chi si rivolge

Smart&Start Italia è una misura agevolativa riservata alle startup innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese della Camera di Commercio della propria provincia, e cosi definite in base ai requisiti richiesti dalla normativa di riferimento (Decreto-legge n. 179/2012, art. 25). Le startup devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e devono essere classificabili di piccola dimensione.

Possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia anche se residenti all’estero. In tal caso, la costituzione della società deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Anche le imprese straniere possono ottenere i finanziamenti agevolati in questione, purché si impegnino a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

Cosa finanzia

Smart&Start Italia finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, per la produzioni di beni, per l’erogazione di servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale. 

Il progetto imprenditoriale, realizzabili anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche: 

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Come presentare la domanda 

Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Per farlo è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE), disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), indispensabili per concludere la procedura e fondamentali ormai per ogni attività di impresa. Per le società già costituite, la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale; per le società non ancora costituite, la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto, futuro socio della società. Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico. Non ci sono scadenze né graduatorie. Le domande verranno valutate, nell’arco di 60 giorni, in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.