News - 09 maggio 2023, 18:35

Milano Percorsi organizza     "Poveri Salari" un anno dopo

Milano Percorsi organizza     "Poveri Salari" un anno dopo

L’ Iniziativa di Milano Percorsi sul tema dei “salari un anno dopo 2023” prosegue la riflessione avviata con il work shop realizzato a luglio 2022.

<figure class="wp-block-image size-full"></figure>

Le retribuzioni nel 2022 perdono 2000 euro per l’aumento stratosferico delle Bollette Luce e Gas e la dinamica dei mutui a tasso variabile si stimano circa 3800/4000 in meno di salari reali da spendere.

In 5 anni se non si recupera si perdono 20mila euro.

Il Governo non ha risposto alle richieste sindacali neanche sulla restituzione del Fiscal Drag.

Crescono le disuguaglianze e i salari restano così al palo.

L’inflazione media è cresciuta dell’8,7%, i salari medi orari dell’1,1%. Per le aziende sopra i 10 dipendenti del 2,3%.

Per chia ha rinnovato i Contratti Nazionali sono cresciute di più, mentre per quei 6milioniche non hanno rinnovato i Contratti la situazione è ancora più pesante.

I Salari Tedeschi sono cresciuti mediamente del 4,5% con una inflazione all’8,7 e quelli Francesi del 3,7 con una inflazione del 5,9.

Nella media Europea l’inflazione si è attestata al 9,1 per cento i Salari medi al 4,4.

In Francia, Germania e Spagna è cresciuto il salario minimo previsto dalla legislazione di quei Paesi.

In Italia pur dopo anni di discussione non si è ancora giunti a una norma di legge.

L’inflazione utilizzata per rinnovare i contratti è quella prevista dal “Patto della fabbrica” ddel 2018 e cioè l’Ipca depurata dall’energia causa principale della crescita  impetuosa dell’inflazione ancor prima dell’aggressione Russa all’Ucraina.

In questo quadro la povertà salariale non colpisce solo il lavoro dipendente che pur lavorando non riesce a raggiungere la fine del mese ma anche il Professionista o le Partite Iva che pur diversificate tra ordinarie e forfettarie (Flax Tax al 15 % mediamente 10 punti meno del lavoro dipendente) si trovano senza diritti e tutele, mentre l’Aula della Camera ha approvato l’Equo Compenso.

Si sono rinnovati buoni Contratti, Chimici, Energia, Assicurativi.

Per altri sono pronte le piattaforme con gli Alimentaristi che rivendicano oltre 300 euro di aumento medie mensili e i Bancari oltre i 400 euro co 2,5 ore di riduzione d’orario settimanale.

Nel frattempo il Governo interviene con un ulteriore sgravio del Cuneo Fiscale per redditi medio bassi ma per i rinnovi dei Contratti pubblici non sono previste le risorse.

I pubblici in Germania, dopo lo sciopero generale di oltre un mese fa, hanno raggiunto l’accordo con oltre 300 euro di aumento mensile.

Il Pnrr che doveva essere volano degli investimenti presenta tante incertezze e la politica del Governo per tassi con alto Costo del Denaro non aiuta la ripresa degli investimenti privati.

Servono i Rinnovi dei Contratti, farli con l’intervento a copertura dell’Inflazione Reale, va abbassato il Cuneo Fiscale di 5 punti pari a 100 euro al mese medi.

È tempo di prevedere un Salario minimo per legge ancorato al Contratto Nazionale Principale.

Ne discutono:

  • Franco Fedele - Esperto Problemi Sociali
  • Marcello Guadalupi - Presidente Milano Percorsi-Impresa Sociale
  • Agostino Megale - CGIL Nazionale
  • Marco Accornero - Segretario Generale Unione Artigiani provincia di Milano
  • Stefano Binda - Segretario Generale CNA Lombardia
  • Mimmo Carrieri - Docente di Sociologia delle Relazioni di Lavoro Università La Sapienza
  • Alessandro Pagano - Segretario Generale CGIL Lombardia
SU